AgenPress. “L’arrivo in Italia del primo gruppo di interpreti afghani, assieme alle loro famiglie, mi riempie particolarmente di gioia perché a gennaio scorso, all’Alto Rappresentante e Vicepresidente Josep Borrell attraverso un’interrogazione scritta, avevo posto la questione dei rischi mortali che correvano per aver servito a fianco dei nostri militari.
Come già sostenuto allora, il lavoro svolto dagli interpreti è stato fondamentale e qualificato: nel colmare la distanza linguistica e culturale che caratterizza le operazioni multinazionali di pace all’estero, garantisce la sicurezza di tutti e la rafforza anche per via della sua natura confidenziale. Purtroppo la vita di chi ha aiutato i contingenti militari in Afghanistan è a repentaglio. A questi aggiungo un pensiero anche per i difensori dei diritti umani e gli esponenti della società civile, in particolare le donne, costantemente vittime di brutali ritorsioni.”
Così in una nota Anna Cinzia Bonfrisco, europarlamentare della Lega componente della commissione Affari Esteri e della sottocommissione per la Sicurezza e la Difesa.