AgenPress – La Questura di Trieste ha reso noto che, dopo gli scontri avvenuti ieri sera in piazza Unità con partecipanti al corteo no-green pass, sono state denunciate 18 persone, mentre per altre 6 persone è stato emesso il provvedimento del figlio di via obbligatorio. Tra le attestazioni di solidarietà a forze dell’ordine e ai giornalisti aggrediti anche una nota del gruppo M5s in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
“Purtroppo – si legge – sta diventando una pessima abitudine quella di esprimere il dissenso attraverso la violenza nei confronti di chi sta svolgendo il proprio lavoro. Non c’è nessun tipo di giustificazione o di attenuante per gesti così vili”.
Tra le persone denunciate c’è anche una donna, promotrice della manifestazione, mentre i 6 fogli di via obbligatori sono stati emessi nei confronti di persone non residenti a Trieste. Si tratta dei primi provvedimenti adottati dalla Questura, relativi alla seconda fase della manifestazione quando si sono verificati gli scontri nei pressi di piazza Unità d’Italia.
E’ inoltre in corso la visione dei filmati realizzati dalla Polizia Scientifica per individuare eventuali ulteriori reati a carico delle persone identificate e degli altri partecipanti ai disordini. L’esame delle immagini potrà accertare anche il mancato rispetto del distanziamento e l’utilizzo delle mascherine durante il corteo del pomeriggio, oggetto di sanzioni amministrative.
115 persone identificate, 11 accompagnate in questura nel corso della manifestazione no green pass che si è svolta ieri a Milano: “11 i manifestanti denunciati al momento” fanno sapere le forze di polizia.
La manifestazione, ai cui promotori il questore Petronzi aveva prescritto un orario e un percorso specifici, è stata subito caratterizzata da insulti e spintoni verso i cronisti. Intorno alle ore 17, in piazza Fontana, i due responsabili dell’aggressione verbale a un giornalista sono stati identificati e denunciati. Due episodi analoghi, ai danni dello stesso giornalista, si sono verificati più tardi in corso di porta Romana e in corso XXII Marzo.
Delle 11 persone accompagnate in questura, due sorelle di 47 e 54 anni sono state denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze armate.