AgenPress – Dopo il focolaio di Covid-19 scoppiato a Hong Kong in un negozio di criceti e piccoli animali e la decisione del governo di abbattere più di 2000 esemplari tra criceti e mammiferi, i proprietari di animali stanno facendo di tutto per mettere in sicurezza i loro amici, abbandonando la regione che con il suo regime anti-Covid si sta isolando sempre di più dal resto del mondo. Sebbene ciò non possa essere direttamente imputato all’abbattimento dei criceti, almeno non ancora, è certo che la domanda sta aumentando velocemente. E che noleggiare un jet privato è l’unico modo per portare cani e gatti fuori da Hong Kong.
Hong Kong è uno dei paesi che ha attuato la politica dello “zero Covid” con obblighi di quarantena e restrizioni ferree per ridurre al minimo i contagi e queste decisioni hanno provocato una ondata di espatri e richieste di immigrazione in Canada, Australia e altri paesi.
Le restrizioni hanno visto come immediata conseguenza la cancellazione dei voli e un aumento esorbitante delle tariffe che le compagnie aeree riuscivano a malapena a garantire, attenendosi ai regolamenti in vigore e in continuo cambiamento. Ciò ha trasformato l’aeroporto internazionale, che prima pullulava di gente, in un luogo deserto.
Ora i proprietari di animali, residenti e stranieri a Hong Kong, si sono rivolti disperati a ditte di noleggio di jet privati e voli charter, disposti a pagare più di 25.000 dollari per singolo passeggero e animale a bordo, 150.000 per un Labrador diretto nel Regno Unito.
C’è un enorme domanda, un’ondata di persone che si riuniscono per stabilire una data di partenza dicendo “va bene partiremo questo giorno”, ha detto Chris Phillips, manager della Air Charter Service, sottolineando come le richieste sempre maggiori rendano difficile garantire i servizi di charter.
Altrettando arduo è ricevere tutta la documentazione di viaggio dell’animale per tempo e l’autorizzazione a partire poiché i voli vengono cancellati il più delle volte con pochissimo preavviso. Molti passeggeri hanno atteso più di 7 mesi, dallo scoppiare della pandemia, per poter lasciare il paese con il proprio animale.
Il dolore più straziante è per chi non può affrontare un viaggio di questa portata e sta facendo di tutto pur di procurarsi il denaro in quanto predire il futuro e le prossime decisioni governative di Hong Kong non è possibile.
Ming Bao, un sito web e giornale locale, ha affermato che ci sono stati dieci casi di criceti prelevati per le strade da quando il governo ha annunciato il loro abbattimento all’inizio di questa settimana. Apparentemente, vengono abbandonati poiché i proprietari non vogliono affrontare le seccature amministrative legate alla restituzione dei loro animali domestici.
Ciò significa che ora è potenzialmente probabile che il COVID-19 si stia diffondendo ancora più ampiamente di quanto sarebbe il caso se il governo non avesse preso questa decisione. (fonte https://www.greenme.it/)
“Se avete un criceto dovete tenerlo a casa, non portatelo fuori”, ha dichiarato il direttore del Dipartimento per l’Agricoltura, la Pesca e la Conservazione (AFCD), Leung Siu-fai, aggiungendo che “tutti i proprietari di animali dovrebbero osservare buone regole di igiene personale e lavarsi le mani dopo essere stati in contatto con gli animali e con il loro cibo”. “Non baciate i vostri animali domestici”, ha aggiunto.
Chiunque abbia comprato un piccolo roditore dal 22 dicembre, ha riferito RTHK, è “fortemente invitato” a riconsegnarlo per effettuare i test. A prescindere dal risultato l’animale sarà comunque soppresso. Se il criceto risulterà positivo il proprietario sarà sottoposto a quarantena. Tutti coloro che riconsegneranno i piccoli animali dovranno fare i relativi controlli sanitari. Secondo quanto comunica il negozio coinvolto, dai registri risulterebbe che i criceti risultati infetti sarebbero stati importati di recente dai Paesi Bassi.
La decisione delle autorità sanitarie è drastica: anche gli altri animali domestici, come conigli e altri animali da compagnia, inclusi quelli del magazzino, saranno soppressi. Nel frattempo, a decine di altri negozi che vendono criceti è stata imposta la chiusura e la consegna degli animali alle autorità per l’abbattimento, con la previsione di riapertura solo quando gli altri animali in vendita saranno risultati negativi.
Thomas Sit, vice capo dell’AFCD, ha spiegato che, malgrado non ci sia indicazioni certe che dimostrino che gli animali domestici possano trasmettere il covid-19 agli esseri umani, è stata presa una misura cautelativa ora che la città è alle prese con un nuovo focolaio di variante omicron: “I criceti infettati possono trasmettere il virus ad altri animali, ad altri criceti e ad altri esseri umani. Quindi, non vogliamo abbattere tutti gli animali, ma dobbiamo proteggere la salute pubblica e la salute stessa degli animali. Non abbiamo altra scelta, dobbiamo prendere una decisione ferma”. In campo, infine, l’ipotesi di imporre la quarantena a circa 150 clienti del negozio, mentre coloro che lo hanno visitato tra il 7 e il 15 gennaio sono stati invitati a contattare le autorità sanitarie.
L’annuncio di questo abbattimento di massa di criceti ha suscitato la reazione di alcuni gruppi per la protezione degli animali che temono l’abbandono indiscriminato dei piccoli animali domestici da parte dei proprietari. La Society for the Prevention of Cruelty to Animals (SPCA), che gestisce cliniche veterinarie, ha detto a Reuters di aver ricevuto “numerose” richieste di informazioni da proprietari di animali preoccupati, chiedendo cosa fare. “Esortiamo i proprietari di animali a non farsi prendere dal panico e a non abbandonare i loro animali”, ha detto la SPCA in una dichiarazione
Gli scienziati di tutto il mondo e le autorità sanitarie e veterinarie di Hong Kong hanno detto che non ci sono prove che gli animali giochino un ruolo importante nel contagio umano con il Coronavirus. La decisione dell’abbattimento di massa segue la politica di tolleranza zero perseguita dal governo dell’ex colonia britannica che non vuole correre rischi dopo il focolaio di variante Delta rintracciata nel negozio.Tra le centinaia di campioni raccolti dagli animali, inclusi conigli e cincillà, solo i criceti sono risultati positivi al COVID-19, con il risultato che i funzionari hanno ordinato di abbattere “umanamente” circa 2.000 piccoli animali domestici di 34 negozi di animali.