AgenPress – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha esortato il G7 e altri leader mondiali a continuare a fornire all’Ucraina armi difensive e a mantenere alta la pressione sul regime di Putin.
A seguito di una chiamata con i leader mondiali lunedì, un portavoce di Downing St. ha affermato che i leader sono tutti d’accordo sul fatto che la “valorante resistenza” dell’Ucraina alle truppe russe è “veramente ispiratrice”.
Johnson ha anche “sottolineato la necessità di una risposta internazionale all’emergente crisi umanitaria, anche attraverso il sostegno ai vicini dell’Ucraina nell’affrontare un gran numero di ucraini in fuga dalle violenze nel paese”, secondo la dichiarazione.
Il primo ministro ha sottolineato la necessità di continuare a colpire la Russia con restrizioni e sanzioni commerciali tra cui SWIFT , un servizio di messaggistica che collega le istituzioni finanziarie di tutto il mondo.
Le sanzioni occidentali mirano a “far cadere il regime di Putin”, ha detto ancora Johnson, come riferisce un suo portavoce, sottolineando però che questo non è l’obiettivo primario delle misure adottate e che la priorità resta “ostacolare la macchina da guerra” russa nell’invasione dell’Ucraina. Johnson ha aggiunto che il presidente russo ha commesso un “errore colossale” col suo attacco militare e ha “sottovalutato l’unità dell’Occidente e la durezza delle sanzioni a cui la sua azione ha portato”.
Downing Street smentisce, però, quanto detto dal portavoce ufficiale del primo ministro Boris Johnson, il quale si è espresso male quando ha detto che le sanzioni occidentali “mirano a far cadere il regime di Putin”.
“Non stiamo cercando nulla in termini di cambio di regime – è stato precisato -, quello di cui stiamo parlando chiaramente qui è come fermiamo la Russia che cerca di soggiogare un Paese democratico”.