L’Ucraina è il principale fornitore di mais dell’Ue. Coldiretti, prezzo grano balza al top dal 2008

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AgenPress –  L’Ucraina è il principale fornitore di mais dell’Ue, in media il 57% delle forniture annue. E’ quanto si legge nel documento della presidenza francese, base della discussione tra i ministri Ue dell’agricoltura, che oggi si incontreranno in teleconferenza. Alta la dipendenza delle importazioni anche da semi oleosi, colza (42% delle importazioni europee in volume), girasole (15%) e panelli di girasole (47%) per l’alimentazione animale e, in misura minore, grano (30%).

Come il petrolio e il gas, anche il prezzo del grano si infiamma e raggiunge i massimi da 14 anni ad un valore di 33,3 centesimi al chilo che non si raggiungeva dal 2008. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti alla manifestazione dei giovani a Verona sugli effetti economici della guerra.

A far volare le quotazioni del grano e degli altri prodotti agricoli è la sospensione a causa della guerra delle spedizioni commerciali dai porti sul mar Nero dell’Ucraina che, insieme alla Russia rappresenta quasi 1/3 del commercio mondiale di grano (29%) ma anche il 19% delle forniture globali di mais per l’allevamento animale e l’80% delle esportazioni di olio di girasole.

Un’emergenza mondiale che riguarda direttamente l’Italia che importa il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per alimentare il bestiame. Secondo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini “occorre subito garantire la sostenibilità finanziaria delle aziende con prezzi giusti che consentano agli allevatori di continuare a lavorare”, e aggiunge, “l’Italia ha risorse, tecnologia e capacità per diventare autosufficiente nella produzione del grano e degli altri alimenti”.

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