AgenPress – “Condanno la vergognosa invasione russa e sono completamente schierato dalla parte dell’Ucraina. Difendo Zelensky e attacco Putin. Il primo è l’aggredito e il secondo è l’aggressore. Ma i russi sono miei fratelli. Io amo la Russia e il popolo russo. Non odio nessuno. Questa guerra non mi trasformerà in un uomo peggiore”.
E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook Alessandro Orsini, il docente di Sociologia del terrorismo della Luiss finito nei giorni scorsi al centro delle polemiche per le sue posizioni, ritenute filo-russe, sul conflitto in Ucraina. Wikipedia ha oscurato la sua pagina e la Rai ha bloccato il contratto che prevedeva la partecipazione di Orsini a sei puntate di Cartabianca.
“La Russia e l’Italia hanno sempre avuto rapporti molto stretti. L’Italia è sempre stata il migliore alleato della Russia in seno all’Unione Europea. Oggi tutti fanno finta di non saperlo. Oggi tutti fanno finta di non ricordare che i governi italiani si sono sempre battuti per il ritiro delle sanzioni contro la Russia stabilite dopo l’invasione della Crimea del 2014 e per il ritorno della Russia nel G8.
L’Italia si sta oggi trasformando in una nuova orrenda fattoria degli animali, dove il potere politico e mediatico sta prendendo il sopravvento sulla libertà individuale. Un professore universitario ha il dovere morale di difendere i principi alla base delle società aperte. Egli non deve temere nulla: né minacce, né rimozioni dagli incarichi, né licenziamenti. La prima qualità intellettuale di uno studioso è una qualità extrascientifica: il coraggio. L’Italia sia un ponte. Un ponte di pace”.