AgenPress – Le spoglie della regina Elisabetta hanno raggiunto la cappella di St George, annessa al castello di Windsor, per una breve cerimonia di suffragio officiata dal reverendo David Conner, rettore della complesso religioso locale prima della sepoltura. Dentro 800 ospiti scelti, fuori – con militari e collaboratori della casa reale – la pony Emma e alcuni cani Welsh Corgie cari a Sua Maestà. Il cerimoniale liturgico finale segue nei dettagli le volontà di Elisabetta: previsto anche il canto d’un inno della tradizione ortodossa, Russian Kontakion of the Departed, scelto dall’amato consorte Filippo per il proprio funerale nel 2021.
Sul pennone del castello sventola ora un enorme stendardo reale. La bara è stata accolta in chiesa dall’inchino dei fedeli e dal suono di un organo. In precedenza il corteo dell’auto funebre era stato seguito ancora una volta, per tutta la rampa verso Windsor, dai 4 figli di Elisabetta e Filippo (re Carlo e i principi Anna, Andrea ed Edoardo) e dai due figli di Carlo, William e Harry. Una rappresentanza a cui nel cortile del castello si sono uniti vari membri della Royal Family, come il duca di Kent e altri; poi, all’ingresso in chiesa, anche le consorti, dalla regina Camilla alla principessa di Galles, Catherine (Kate), con i principini George e Charlotte, alla duchessa di Sussex, Meghan.
Il suono delle cornamuse echeggia nello spazio mentre il suonatore di cornamusa del defunto monarca suona un lamento – un’ultima esibizione che la suona. È stato un momento pieno di simbolismo poiché riflette un finale simile al funerale del principe Filippo l’anno scorso.
Il ruolo del suonatore di cornamusa nella casa reale di solito richiedeva che svegliasse la regina ogni mattina, suonando per 15 minuti sotto la sua finestra e in occasioni di stato. La posizione risale al regno della regina Vittoria che si innamorò della musica delle cornamuse quando lei e il marito, il principe Alberto, visitarono per la prima volta le Highlands.
Oggi, il suonatore di cornamusa della regina ha concluso con un lamento il servizio funebre a Londra.