AgenPress – Nel secondo trimestre del 2022 il rapporto deficit/ Pil è sceso a -3,1% contro il -7,6% dello stesso periodo dell’anno precedente. Lo ha reso noto l’Istat nel “Conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e dei profitti delle società. Il percorso di miglioramento iniziato nel primo trimestre”. Nella prima metà dell’anno l’indebitamento netto è pari al -6% del Pil, in miglioramento rispetto al -10% del corrispondente periodo del 2021.
Quanto alla pressione fiscale, è stata pari al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2021 (40,4% tra gennaio e giugno, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto ai 40 dello stesso periodo dell’anno precedente).
Lieve flessione, infine, del potere d’acquisto delle famiglie (-0,1%), con il tasso di risparmio diminuito di 2,3 punti percentuali “attestandosi tuttavia ancora su livelli più alti rispetto al periodo pre-pandemico”. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,5% sul trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del 4,1%. La propensione al risparmio è stata pari al 9,3%, in diminuzione di 2,3 punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti.