AgenPress – L’esercito russo convenzionale in Ucraina è gravemente degradato e ha in gran parte perso capacità offensive dall’estate del 2022, che i comandanti strategici russi hanno microgestito le decisioni dei comandanti operativi su questioni tattiche e che il morale russo è molto basso.
Il morale scarso, la cattiva logistica e i comandanti prepotenti hanno contribuito alle scarse prestazioni delle forze russe.
Nonostante tutto Vladimir Putin non è interessato ai negoziati poiché mantiene le sue ambizioni territoriali, oltre alle regioni già annesse illegalmente, e vuole ancora un cambio di regime nel Paese: lo riporta nel suo rapporto odierno sull’Ucraina l’Istituto americano per lo studio della guerra (Isw).
Secondo gli esperti dell’Istituto, le recenti dichiarazioni di Putin indicano che la Russia “cerca ancora una vittoria militare in Ucraina e un cambio di regime a Kiev”. In particolare l’Isw cita le parole pronunciate dal leader russo durante un incontro con la Comunità degli Stati Indipendenti (l’Ucraina “ha perso la sovranità”) e ricorda che la sua retorica è stata rafforzata ieri dallo speaker della Duma, Vyacheslav Volodin, il quale ha affermato che “l’Ucraina ha perso la capacità di esistere come Stato” e che “l’Ucraina è occupata dalla Nato”.