AgenPress – “Mi fa soffrire vedere i morti, ragazzi – sia russi che ucraini, non mi interessa – che non tornano. È dura”. Papa Francesco non ha dubbi, quindi, su cosa chiedere al mondo come regalo per questo suo decennale, che ricorre oggi: “La pace, ci vuole la pace”. Da qui, tre parole che corrispondono ai “tre sogni del Papa” per la Chiesa, per il mondo e per chi il mondo lo governa, per l’umanità: “Fratellanza, pianto, sorriso…”. E’ quanto si ascolta in ‘Popecast’, il primo podcast realizzato dal Pontefice realizzato dal Papa a Santa Marta con il giornalista di Vatican News Salvatore Cernuzio.,
“La prima parola che mi viene è che sembra ieri…”. Dieci anni: vissuti in “tensione”, con le migliaia di udienze, delle centinaia di visite in Diocesi e parrocchie e dei quaranta viaggi apostolici in ogni angolo del mondo, il Papa conserva nel cuore un ricordo preciso.
Papa Francesco parla anche della guerra in Ucraina. “Dietro le guerre c’è l’industria delle armi, questo è diabolico”. E non si aspettava lui, vescovo venuto dalla fine del mondo, di essere il Papa che guidava la Chiesa universale nel tempo della Terza guerra mondiale: “Non lo aspettavo… Pensavo che la Siria fosse una cosa singolare, poi sono arrivate le altre”.