Israele. Approvata legge che impedisce di dichiarare “inadatto” un primo ministro. Opposizione: “Giorno paralisi”

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AgenPress – Il parlamento israeliano ha approvato una nuova legge che impedirebbe a un primo ministro di essere dichiarato non idoneo a ricoprire una carica dal procuratore generale.

Un legge considerata dai media “ad hoc” per Benyamin Netanyahu visto che il premier poteva essere considerato in conflitto di interessi proprio con la riforma giudiziaria a causa del suo processo per corruzione in corso a Gerusalemme. Già l’Avvocato generale dello stato Gali Baharav-Miara aveva sollevato questo problema. Con la nuova legge, un premier può essere rimosso dalla sua posizione solo per impedimento fisico o mentale. E questo deve essere approvato almeno dal 75% dei ministri dell’esecutivo e se il premier si rifiuta almeno dal 75% della Knesset.

La legge fa parte del controverso piano del suo governo di destra per limitare i poteri della magistratura, che ha portato a mesi di proteste.

La tensione maggiore è a Tel Aviv dove, secondo i media, finora sono state arrestate 18 persone nell’ambito dei cortei con blocchi stradali e degli scontri con la polizia in centro città. In quello che è stato chiamato dagli organizzatori delle proteste ‘Giorno della paralisi’, manifestanti hanno inscenato dimostrazioni sotto le case del leader religioso di Shas Aryeh Deri, ex ministro della sanità e dell’interno del governo condannato più volte per reati fiscali, fatto dimettere dalla Corte Suprema e che una legge in corso di approvazione alla Knesset ad iniziativa della maggioranza vuole ora reinsediare all’esecutivo.

Migliaia di manifestanti si sono radunati nel centro di Tel Aviv e hanno bloccato diverse strade principali. Una grande bandiera israeliana e uno striscione con la dichiarazione di indipendenza sono stati anche drappeggiati su un muro nella Città Vecchia di Gerusalemme.

In serata è prevista una manifestazione nel sobborgo ultraortodosso di Tel Aviv di Bnei Brak, dove c’è un ampio sostegno al governo.

I manifestanti hanno allestito sedie e tavoli, circondati da bandiere israeliane, e hanno invitato i membri della comunità a incontrarli per colloqui di riconciliazione sui cambiamenti di legge previsti. Ci sono state conversazioni accese.

Sui social sono emerse le foto di uno dei leader della protesta, un medico, steso a terra insanguinato dopo essere stato investito da un’auto. Ma in seguito gli organizzatori dissero che si era trattato di un incidente, non di un atto deliberato.

La nuova legge sull’inabilitazione, approvata con 61 voti contro 47 nella Knesset da 120 seggi a seguito di un acceso dibattito notturno, rende molto più difficile rimuovere un primo ministro in carica contro la sua volontà.

Stabilisce che solo il primo ministro o tre quarti del suo gabinetto possono dichiararli inabili a ricoprire cariche per motivi fisici o psicologici.

La coalizione di governo ha introdotto la legislazione il mese scorso dopo che il procuratore generale Gali Baharav-Miara ha affermato che Netanyahu non poteva essere coinvolto nella sua revisione giudiziaria a causa del potenziale conflitto di interessi derivante dai suoi procedimenti giudiziari in corso.

È sotto processo con l’accusa di corruzione, frode e abuso di fiducia in tre casi. Nega ogni addebito e dice di essere vittima di una “caccia alle streghe”.

La nuova legge impedirebbe di fatto a Baharav-Miara di dichiarare Netanyahu non idoneo a ricoprire un incarico se ritiene che stia tentando di fermare i suoi processi.

Ofir Katz, un membro del partito Likud di Netanyahu, ha sostenuto che la legislazione porterebbe “stabilità” rendendo più difficile rimuovere un primo ministro contro la sua volontà.

Ma il leader dell’opposizione ed ex primo ministro Yair Lapid ha twittato: “Come ladri nella notte, la coalizione ha ora approvato una legge personale oscena e corrotta”.

Il leader del Partito di unità nazionale ed ex ministro della difesa Benny Gantz ha twittato che si trattava “di rafforzare il governo di Netanyahu” e ha esortato le persone a prendere parte alle manifestazioni di giovedì.

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