AgenPress. “Dopo una lunga e intensa contrattazione in Commissione Econ e nel trilogo, siamo giunti al testo di regolamento in Market In Crypto-Assets, dove è stato fatto un ottimo lavoro.
Necessario tuttavia sottolineare alcune criticità: l’Ue è la prima a introdurre norme in questo settore, con il rischio però di rincorrere la rapida evoluzione del mondo cripto e cripto assets e il pericolo concreto di emanare un regolamento già obsoleto. Proprio per questo motivo, ho sempre sostenuto fortemente la necessità di promuovere una Conferenza mondiale sulle cripto attività, una sorta di Bretton Woods per poter pianificare e armonizzare regole comuni tra tutti gli attori, soprattutto quelli extra-europei.
Abbiamo comunque raggiunto l’obiettivo di fissare pochi e semplici paletti normativi in un terreno che finora potremo definire da Far West, e questo principalmente a tutela degli investitori/consumatori. Non dimentichiamo che viviamo in un mondo fortemente globalizzato dei mercati finanziari per il quale, in mancanza di un approccio comune alla materia, potrebbero crearsi enormi problematiche di concorrenza dovute alle forti asimmetrie normative.
Anche se è opinione diffusa che le normative europee aggiungano spesso burocrazie inutili, in questo caso con l’introduzione del regolamento MICA abbiamo contribuito a dare un’enorme opportunità a questo settore riconoscendolo legalmente e quindi di aver tracciato un percorso per il futuro”.
Così Antonio Maria Rinaldi, europarlamentare della Lega, componente della commissione Econ, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.