AgenPress. Il Consiglio ha concordato oggi la sua posizione su una normativa dell’UE in materia di prevenzione e contrasto del traffico di migranti. Obiettivo della proposta è il ravvicinamento del diritto penale degli Stati membri su questioni quali la definizione di traffico di migranti e le sanzioni previste. La posizione concordata oggi fungerà da base per i negoziati con il Parlamento europeo.
La lotta contro il traffico di migranti è una priorità dell’UE e un elemento fondamentale per affrontare la migrazione irregolare.
“Se vogliamo proteggere sul serio le nostre frontiere, dobbiamo intensificare la lotta contro il traffico di migranti. A tal fine, un approccio uniforme in tutta l’UE in relazione e questo reato sarebbe fondamentale. Adottando una posizione ferma contro i trafficanti possiamo proteggere le persone contro lo sfruttamento da parte di criminali” |
Bence Tuzson, ministro ungherese della Giustizia |
Reato di traffico di migranti
Conformemente al testo concordato, gli Stati membri devono garantire che nel loro diritto nazionale l’atto di aiutare intenzionalmente un cittadino di un paese terzo a entrare, transitare o soggiornare nel territorio di uno degli Stati membri dell’Unione europea in cambio di un vantaggio finanziario o materiale costituisca reato.
Sanzioni
Per quanto riguarda le sanzioni, i paesi dell’UE devono provvedere affinché il reato di traffico di migranti sia punibile con una pena detentiva massima di almeno tre anni. I livelli massimi di pena dovrebbero essere di almeno otto anni quando i trafficanti operano nell’ambito di un’organizzazione criminale o quando ricorrono a forme gravi di violenza contro i migranti. Se il reato causa il decesso di un migrante, la pena detentiva massima dovrebbe essere di almeno dieci anni. Gli Stati membri possono decidere di imporre sanzioni massime più lunghe.
Il testo prevede anche norme sulle sanzioni applicabili alle persone giuridiche: o una percentuale del fatturato mondiale totale, o un importo fisso fino a 40 milioni di euro.
Clausola umanitaria
Gli Stati membri hanno mantenuto la proposta iniziale della Commissione di inserire una cosiddetta clausola umanitaria in un considerando della proposta. La clausola umanitaria precisa che determinate forme di assistenza ai migranti irregolari, in particolare l’assistenza ai familiari stretti o il sostegno per soddisfare i bisogni umani fondamentali, non possono essere considerate reato di traffico di migranti.
Poiché questa clausola sarà mantenuta nei considerando, spetterà agli Stati membri decidere come affrontare tale questione nella legislazione nazionale. Il testo sottolinea inoltre che gli Stati membri sono liberi di adottare o mantenere una legislazione nazionale che preveda misure più severe.
Prossime tappe
La posizione odierna del Consiglio costituirà la base per i futuri negoziati con il Parlamento europeo, che sta ancora definendo la sua posizione sul progetto di direttiva. Consiglio e Parlamento europeo dovranno concordare un testo comune.
Informazioni generali
Nel 2023 sono stati rilevati circa 380 000 attraversamenti irregolari alle frontiere esterne dell’UE. L’Europol stima che oltre il 90 % dei migranti irregolari che raggiungono l’UE lo faccia mediante il ricorso a trafficanti.
Il traffico di migranti è anche un’attività criminale molto redditizia. Secondo dati delle Nazioni Unite, le reti di trafficanti realizzano profitti annui compresi tra 4,7 e 6 miliardi di dollari.