AgenPress. Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, già sindaco di Messina, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani su Radio Cusano Campus.
Sull’emergenza migranti.
“Le isole dove ci sono gli sbarchi hanno un problema di vivibilità urbana che non viene affrontato. L’allora presidente della Regione Musumeci, riguardo all’inadeguatezza dell’hotspot, aveva fatto un’ordinanza per chiuderli tutti, ma gliel’hanno fatta rimangiare dopo 48 ore. Aver dichiarato lo stato di emergenza ora è un modo balordo di affrontare la questione, perché è già da tre mesi che c’è un flusso migratorio a cui gli Stati dovrebbero approcciarsi in maniera diversa.
Da quando c’è stato il caso Cutro abbiamo visto un atteggiamento ostruzionistico da parte del governo rispetto alle ong. In una situazione del genere, che ormai pone la questione in termini strutturali, niente è stato fatto per risolvere il problema. In questo momento il tema è che ci sono centinaia di migliaia di migranti che si è scoperto che non possono essere fermati dal famoso blocco navale che la Meloni ha decantato durante la campagna elettorale per prendere voti.
Cosa vuol fare il governo, vuole che questa gente muoia in mare, vuol creare dei ghetti e dei lager al posto del sistema di accoglienza? Menomale che sono arrivati al governo così si renderanno conto cosa significa amministrare”.
Manodopera migrante.
“C’è una necessità nel mercato del lavoro che riguarda i mestieri manuali, dall’agricoltura all’edilizia, che richiede manodopera e oggi purtroppo non c’è più la cultura del sacrificio. Nel frattempo l’unica soluzione in questo momento, piaccia o non piaccia, è quella di far lavorare i migrante, trasformare quello che viene visto come un dramma in un’opportunità”.