AgenPress – La rimozione della spunta a Papa Francesco è avvenuta dopo che è scattato l’ultimatum imposto da Elon Musk ai profili, costretti a pagare per avere il segno di verifica sul social media. Oltre a @Pontifex, che ha oltre 18,8 milioni di follower, sono rimasti senza spunta blu anche Beyoncè, 15,5 milioni di follower, e il New York Times.
Tra gli account più famosi interessati anche quello del Papa, di Fiorello e di Beyoncé, che sul social conta oltre 15 milioni e mezzo di follower. Ma per istituzioni e rappresentanti di governo, come il Pontefice e Joe Biden ad esempio, la piattaforma ha assegnato una spunta grigia. Non solo. Qualche ora fa Elon Musk ha restituito un bollino ad alcuni vip e personaggi pubblici. Tra i primi beneficiari del regalo di Musk ci sarebbero LeBron James e Stephen King, due delle decine di personalità che si erano dette contrarie alla nuova politica dell’imprenditore, annunciando che non avrebbero mai pagato per la spunta. Proprio Musk ha twittato nelle ultime ore: “Sto pagando io per qualche personaggio”, lasciando intendere che qualche vip potrebbe ritrovarsi la spunta blu anche senza aver mai sottoscritto un canone a Twitter Blue. La spunta di colore grigio è una validazione che il microblog assegna, in autonomia, a rappresentanti di governo e organizzazioni globali.
Dalla sua creazione nel 2009, la spunta blu è stata usata per indicare account attivi, notori e autentici di pubblico interesse che Twitter verificava in modo indipendente sulla base di determinati requisiti. Negli anni è diventata un elemento distintivo che ha aiutato Twitter a diventare un social affidabile per i giornalisti e gli attivisti. Ma il nuovo proprietario ha rivendicato che il metodo aiuterà a smascherare i profili falsi. “Si possono facilmente creare 10.000 o 100.000 account Twitter falsi utilizzando un solo computer da casa e l’intelligenza artificiale – ha detto Elon Musk -. Questo è il motivo per cui bisogna stringere le maglie della certificazione e fare in modo che per ottenere la spunta blu servano un numero telefonico verificato e una carta di credito. La mia previsione è che qualsiasi cosiddetto social network che non lo faccia fallirà”.