AgenPress – Prevenzione, dissuasione, informazione. Sono i principi-cardine a cui si ispira il piano che l’Ente Nazionale Protezione Animali sta mettendo a punto in queste ore per affrontare e risolvere realmente i problemi di convivenza con gli orsi del Trentino. Un piano, quello di Enpa, articolato e organico che considera non soltanto i legittimi diritti dei plantigradi, ma anche le altrettanto legittime preoccupazioni di una parte della popolazione trentina. «Al di là delle ovvie implicazioni etiche, il progetto di deportare in massa 70 orsi è irrealizzabile», spiega Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa, che prosegue: «Ma soprattutto non risolve il nodo di fondo della questione: per più di dieci anni la PAT ha fatto poco o nulla per migliorare la convivenza con i plantigradi. Dunque, anche ipotizzando per assurdo che fosse possibile trasferire gli orsi, progetto cui ci opponiamo, i problemi sono destinati a ripresentarsi fin dall’indomani. Apprendiamo con soddisfazione che siamo stati convocati al tavolo ministeriale sugli orsi del Trentino il 26 aprile mattina. Porteremo le nostre proposte.
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