AgenPress – Al centro della battaglia per il Sudan ci sono due uomini: Abdel Fattah al-Burhan, il capo delle forze armate sudanesi, e Mohamed Hamdan Dagalo, meglio conosciuto come Hemedti, il capo delle forze paramilitari di supporto rapido.
Inizialmente i due lavorato insieme. Hanno effettuato un colpo di stato – facendo affidamento l’uno sull’altro – ma ora la loro battaglia per la supremazia sta lacerando il Sudan.
Entrambi hanno svolto un ruolo chiave nella contro-insurrezione contro i ribelli del Darfur, nella guerra civile nella regione occidentale del Sudan iniziata nel 2003.
Il generale Burhan è salito al controllo dell’esercito sudanese in Darfur.
Hemedti era il comandante di una delle tante milizie arabe, conosciute collettivamente come Janjaweed, che il governo impiegò per reprimere brutalmente i gruppi ribelli in gran parte non arabi del Darfur.
Hemedti era semplicemente un leader della milizia “che svolgeva un ruolo contro l’insurrezione, aiutando i militari”, mentre il generale Burhan era un soldato di carriera, sebbene “con tutte le ambizioni del corpo degli ufficiali sudanesi, tutto era possibile”.