AgenPress – “A Lampedusa la situazione è esplosiva, anzi: è già esplosa. Parlerò del problema dell’immigrazione alle Nazioni Unite. Lo farà anche Meloni. Ma ancora prima incontrerò Metsola. Si sta muovendo qualcosa, anche in Europa”.
Cosi il ministro degli esteri Antonio Tajani rispondendo alla stampa italiana al consolato di New York ad una domanda sulla pressione migratoria dall’Africa, una questione che intende portare assemblea generale dell’Onu.
“Rischiamo un esodo biblico. Non è questione di ordine pubblico, ed è inutile fare interventi tampone. Lo devono comprendere tutti, anche in Italia”. La Lega, gli viene detto, è ostile anche all’operazione navale: “Serve la via diplomatica. Il resto sono slogan che non offrono risultati. Io mi chiamo Tajani, non Salvini. E dico queste cose da dieci anni”.
“Uno spostamento di milioni e milioni di persone e non ci sono muri che tengono: guardate alla storia delle invasioni barbariche, non vennero fermate dall’ esercito romani, l’esercito più forte della storia militare”.
“Le risoluzioni Onu sono importanti ma servono iniziative concrete, io penso per esempio che si potrebbero allargare i campi di accoglienza Unhcr per le donne che fuggono e le famiglie che sono in difficoltà, coloro che sono fermi nel deserto e rischiano di morire”: e’ una delle proposte sui migranti lanciate dal ministro degli esteri Antonio Tajani parlando con la stampa a Ny alla vigilia dell’assemblea Onu, dove intende portare l’esplosivo dossier a vari livelli. Tajani ha sottolineato anche la necessita’ di investimenti economici e finanziari, dalla Bei al Fmi, ma anche della creazione di una vera e propria banca per lo sviluppo in Africa.