Caro vita 2023: quali sono le spese delle famiglie italiane

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AgenPress. Le analisi sulle spese delle famiglie italiane sono fondamentali per comprendere la situazione economica del Paese. Il 2023 è iniziato con un contesto economico difficile che ha portato a cambiamenti nei consumi rispetto agli anni precedenti. L’inflazione alle stelle e l’aumento generale dei prezzi hanno costretto le famiglie italiane a rivedere le proprie priorità.

La casa, la spesa e i trasporti sono le priorità

Il carovita ha reso necessario dare precedenza alle spese per la casa, la spesa alimentare e i trasporti. Le bollette di luce e gas, così come gli affitti, hanno subito rincari notevoli. Anche la spesa settimanale per beni di prima necessità come pasta, latte, verdura è aumentata sensibilmente. Inoltre, con l’aumento del prezzo del carburante, le famiglie hanno dovuto mettere in conto una spesa maggiore per gli spostamenti. Tutto ciò ha portato a un taglio netto di quelle che vengono considerate spese secondarie, come l’acquisto di nuovi smartphone o le vacanze.

Ciononostante, le famiglie spesso si ritrovano a fare i conti anche con imprevisti che possono mandare all’aria qualsiasi piano di spesa e risparmio mensile, come un guasto improvviso dell’automobile o una visita necessaria dal dentista. In tal senso, alcuni italiani si stanno rivolgendo a piattaforme online per richiedere prestiti personali in modo da far fronte a questi inconvenienti. Ad esempio, esistono sul web portali che non hanno bisogno di ulteriori intermediari, come l’istituto di credito Younited, che riducono sia i tempi di richiesta che di recezione del prestito. Grazie a questa soluzione, le famiglie sono in grado di incrementare il loro budget mensile e affrontare qualsiasi tipo di imprevisto.

Non si rinuncia al ristorante

Nonostante il periodo di difficoltà economica, la spesa degli italiani per mangiare fuori casa è in costante crescita, del 35% in più rispetto al periodo pre-pandemico. Il settore della ristorazione infatti sta performando bene, con sempre più locali che aprono e fanno registrare buoni fatturati, forse perché le abitudini alimentari sono cambiate rispetto al passato e anche per le famiglie ordinare cibo o andare al ristorante è ormai parte integrante della routine. Dunque, nonostante i tagli sugli acquisti di beni voluttuari, sembra che gli italiani non siano disposti a fare lo stesso con la buona cucina.

È chiaro a tutti come l’aumento generale dei prezzi abbia costretto a rivedere le priorità di spesa di molte famiglie italiane. Probabilmente quando la situazione economica generale migliorerà si potrà tornare a una maggiore libertà di spesa, ma per il momento ottimizzare le risorse disponibili sembra l’unica soluzione percorribile per molte famiglie italiane alle prese con rincari e imprevisti.

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