AgenPress. Tanti ospiti e grande emozione sul filo dei ricordi per rendere omaggio al campione ma soprattutto all’uomo Pietro Mennea. A dieci anni dalla scomparsa, non solo il grande campione con i suoi incredibili record, ma anche l’uomo che con i suoi immortali valori rappresentati nell’intera vita, è ancora oggi riferimento e faro imprescindibile nel percorso sociale, esistenziale e sportivo delle nuove generazioni.
Nel Salone d’Onore del Coni a Roma, questa mattina è andata in scena una edizione del tutto speciale del premio internazionale “Mecenate dello sport”, che dopo dieci anni di premi assegnati a tanti personaggi illustri dello sport mondiale ha voluto dedicare un momento particolare a un simbolo mondiale dei valori dello sport e di umanità, come Pietro Mennea. Il tutto alla presenza della moglie del compianto campione, Manuela Olivieri Mennea, presidente della fondazione che porta il nome del grande campione, e del presidente della Fondazione Varaldo Di Pietro, che ha promosso il premio, il dott. Giovanni Di Pietro.
E’ stato il presidente del Coni Giovanni Malagò ad aprire gli interventi affermando: “Questa è la sua celebrazione, felice di ospitare questo evento al salone d’onore, luogo con 90 anni di storia aperto come un tempio laico ma anche religioso con la camera ardente per Pietro. Credo che sarà impossibile trovare qualcuno che possa emulare quella fila di cittadini creatasi per lui . Questo dimostra cosa significasse Mennea per la gente comune”
Il Ministro per lo Sport e Giovani, Andrea Abodi ha sottolineato: “Pietro è un vero mecenate per l’esempio che ha dato e per le sue idee. Pietro è stato Pietro, in pista ma soprattutto fuori, ha continuato a correre non soltanto perché la vita è una corsa che non finisce mai, ma perché i principi, i valori, la motivazione, la determinazione erano caratteristiche che gli appartenevano. Era un personaggio scomodo, perché era in parte la voce della nostra coscienza. Questo vale molto di più di una vittoria olimpica. Dimostriamo che quello che diciamo di Pietro poi viene messo in pratica. Questa voglia di migliorarsi, soffrendo è da esempio. E’ stato Pietro Mennea non solo in campo, ma anche e soprattutto fuori”.
Tanta emozione anche per il messaggio di saluto di Tommie Smith, medaglia d’oro olimpionica nel 1968 e simbolo universale di giustizia sociale e inclusione attraverso lo sport, molto legato a Pietro Mennea che ha invito un video di saluto perché bloccato meglio USA per problemi di salute.
Tanti gli ospiti e le testimonianze per ricordare non solo il grande campione con i suoi incredibili record, ma anche l’uomo, con i suoi immortali valori. Tra questi, Luca Cordero di Montezemolo, legato a Mennea, che ha “il più grande atleta italiano di tutti i tempi”.
Poi tanti campioni olimpici che hanno segnato la storia dello sport azzurro: Patrizio Oliva, Gabriella Dorio e Novella Calligaris.
Il presidente Giovanni Di Pietro , presidente della fondazione Varaldo di Pietro, ha detto commosso, “Questo premio incarna esattamente i suoi valori. E’ importante ricordare il Pietro atleta, campione e uomo come straordinario esempio che chi, come me, ha avuto modo di conoscere può essere fiero di portare avanti. Pietro Mennea è stato e sempre sarà il nostro Campione dei Campioni. Siamo orgogliosi come Fondazione di averlo onorato ”.