AgenPress – Più di 60 investigatori hanno utilizzato tecniche digitali open source per rintracciare i bambini scomparsi che si ritiene siano apparsi nella propaganda russa.
Esperti provenienti da 23 paesi hanno unito le forze presso la sede di Europol all’Aia. Hanno utilizzato il riconoscimento facciale avanzato per trovare online le immagini recenti dei bambini.
Poiché gli investigatori non sono in grado di recarsi in Russia o Bielorussia, gli esperti di geolocalizzazione hanno analizzato foto e video e utilizzato i dati satellitari per determinare dove sono stati ripresi.
L’analisi dei dati della rete è stata quindi in grado di stabilire se più bambini si trovavano nello stesso luogo.
I ricercatori dell’Università di Yale negli Stati Uniti hanno mappato il sistema di deportazione e hanno scoperto che i bambini venivano spesso collocati in campi di rieducazione o ospedali psichiatrici.
Le autorità russe hanno reso più semplice adottare un bambino ucraino, cambiargli il nome e rilasciargli un passaporto russo.
Gli investigatori dell’agenzia di polizia dell’UE non rivelano né l’identità né il luogo in cui si trovano gli otto bambini che sono stati rintracciati utilizzando l’intelligence open source, citando potenziali rischi per la loro sicurezza.
La polizia ucraina informerà i parenti ed eventualmente aprirà un’indagine penale. Tuttavia, il collegamento dell’Ucraina con Europol ha affermato che l’obiettivo finale è “riportare i nostri figli a casa dalle loro famiglie”.
Il governo di Kiev stima che almeno 19.500 bambini ucraini siano stati deportati e sfollati con la forza dalle loro case in Russia e nei territori occupati dai russi da quando è iniziata l’invasione su vasta scala nel febbraio 2022, e di questi solo 388 sono tornati a casa.
La cifra esatta non è chiara e dove si trovino è per lo più sconosciuto. Giornalisti della BBC hanno raccolto prove di molti bambini che hanno affermato di essere separati dai genitori, di non essere autorizzati a tornare a casa o a chiamare i loro parenti.
Nel 2023, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e del suo commissario per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova per la presunta deportazione illegale di bambini.
La Russia nega l’accusa e afferma di aver protetto i bambini vulnerabili spostandoli da una zona di guerra per la loro sicurezza.
Dice che circa 730.000 bambini sono stati portati in Russia, la maggior parte con i loro genitori o altri parenti, e che 2.000 bambini sono stati evacuati dagli orfanotrofi ucraini, anche se non fa menzione di sfollamenti forzati.
L’organizzazione umanitaria Save Ukraine è riuscita a salvare almeno 95 bambini ucraini rapiti e riceverà il premio internazionale Four Freedoms nei Paesi Bassi in riconoscimento dei suoi risultati.