Attentato a Mosca. Peskov non commenta la notizia di torture a danno dei responsabili

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AgenPress –  Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha rifiutato di commentare le notizie secondo cui i quattro uomini presunti responsabili dell’attacco alla sala concerti Crocus City di Mosca sarebbero stati torturati dopo essere stati arrestati.

“Nei video del tribunale si nota che gli imputati presentano segni visibili di violenza: contusioni, viso gonfio, testa fasciata ricoperta di sangue, uno di loro è su una sedia a rotelle e con gli occhi chiusi. In precedenza, sono emersi online video e foto che suggerivano la tortura. Cosa è successo loro e come puoi commentarlo?

Peskov ha risposto: “No, lascio questa domanda senza risposta”.

Si è anche rifiutato di commentare l’affermazione dell’Isis, nota anche come Stato islamico, secondo cui sarebbe stato lui a compiere l’attacco.

Lunedì, durante una telefonata con i giornalisti, a Peskov è stato chiesto: “Come si spiega il fatto che l’Isis non sia stato menzionato dai funzionari tra le versioni di questo attacco terroristico?” 

 “Le indagini sono in corso. Finora non è stata espressa alcuna versione coerente; sono stati discussi solo i dati preliminari. Nessuna versione è stata ancora avanzata.”

Per quanto riguarda la rivendicazione di responsabilità , fatta sabato tramite l’agenzia di stampa Amaq, affiliata all’ISIS, Peskov ha detto:

“È in corso un’indagine. Lo ripeto ancora una volta, qui dobbiamo aspettare informazioni dalle nostre forze dell’ordine ufficiali che si occupano di questa questione”.

Né il presidente Vladimir Putin né altri alti funzionari russi hanno fatto riferimento alle affermazioni dell’Isis, che includevano la diffusione di un video dell’attacco ripreso da uno degli autori.

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