AgenPress – Una cinquantina di migranti risultano dispersi a causa del ribaltamento, a circa cento miglia dalla costa della Calabria, della barca a vela sulla quale viaggiavano. In soccorso dell’imbarcazione é giunto un mercantile che ha trasferito successivamente i 12 migranti superstiti su un’unità della Guardia costiera che è poi approdata a Roccella Ionica. In porto é arrivato anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare.
I migranti che viaggiavano a bordo dell’imbarcazione erano partiti nei giorni scorsi da un porto della Turchia. Tra le 12 persone giunte a Roccella Ionica c’é anche una donna in stato di gravidanza. Di quanto é accaduto è stata informata la Procura della Repubblica di Locri, che sta coordinando l’attività investigativa.
Dieci i morti trovati nello scafo di una barca in legno. A bordo complessivamente – spiega la ong Resqship – c’erano 61 migranti: 51 sono stati evacuati, due dei quali privi di sensi. Altri 10 sono stati trovati senza vita nel ponte inferiore della barca. Il team è intervenuto anche con un’ascia per rompere lo scafo ed entrare all’interno del barcone.
Il veliero Nadir di Resqship era a oltre 100 miglia dalle coste libiche, in acque internazionali a poco più di 40 miglia da Lampedusa, nei pressi dell’area Sar maltese. Il giorno prima aveva raccolto una segnalazione di soccorso relativa a un altro barcone in pericolo, lanciata da Alarm Phone. Nadir ha dunque continuato a monitorare il mare fino alla tragica scoperta del natante con 10 morti all’interno dello scafo. I 51 sopravvissuti sono stati sottoposti alle prime cure sul veliero della ong tedesca in attesa della loro evacuazione medica sollecitata con urgenza.
Da inizio anno sono sbarcate in italia quasi 24mila persone, oltre 2.600 a giugno.