AgenPress. Le nostre relazioni economiche sono particolarmente intense, lo sono sul piano degli investimenti, lo sono sul piano di comunità solide. C’è una comunità italiana, come voi sapete, nel Regno Unito che è una delle più grandi comunità italiane all’estero – 600.000 persone, molte imprese che lavorano nel Regno Unito – ci sono molti investimenti britannici qui in Italia. È un lavoro che vogliamo intensificare e continuare a portare avanti.
Questa mattina il Primo Ministro ha incontrato diversi amministratori delegati di importanti società sia italiane che del Regno Unito e ci sono molti terreni nuovi che crediamo si possano esplorare. Penso che l’annuncio di investimenti per 500 milioni di euro che arriva proprio oggi non possa che confermare questa volontà di rafforzare la nostra cooperazione bilaterale, di rafforzare il nostro commercio bilaterale.
Un interessante tassello di questa cooperazione che vuole concentrarsi soprattutto sulle materie più strategiche e sulle materie più innovative è sicuramente il Global Compact Air Programme, che serve, come voi sapete, a sviluppare congiuntamente al Regno Unito e al Giappone un velivolo di caccia di sesta generazione assolutamente all’avanguardia entro il 2035.
È un progetto che chiaramente significa opportunità, che significa crescita, che significa lavoro, ma che contribuisce anche a sviluppare l’industria europea della difesa, perché l’industria europea della difesa è un problema che ha tutta l’Europa, non solamente gli Stati membri dell’Unione europea.
E sempre guardando all’innovazione lavoriamo a un protocollo sulla scienza, che fa parte del più ampio dialogo bilaterale su scienza, innovazione e tecnologia, come stiamo lavorando insieme per utilizzare al meglio le opportunità di studio esistenti e massimizzare le possibilità di scambio e di formazione dei nostri studenti, anche esplorando – anche qui – soluzioni innovative.
L’Italia, insomma, vuole continuare in questo solido rapporto che ha costruito, e che continua a implementare, con il Regno Unito e vuole anche accompagnare il Regno Unito, sostenerlo, in questo lavoro molto importante che sta facendo per favorire una nuova e più stretta cooperazione con l’Unione europea, nel rispetto chiaramente delle intese che disciplinano i rapporti del post Brexit.
In questo quadro per noi è ovviamente anche prioritaria la tutela dei diritti degli italiani residenti nel Regno Unito che, come dicevamo, sono una comunità particolarmente numerosa.