AgenPress. Negli ultimi giorni, il popolo moldavo ha subito un’ondata di intimidazioni e ingerenze da parte del regime di Vladimir Putin. Mosca ha cercato in ogni modo di influenzare le elezioni presidenziali e il referendum sull’adesione all’Unione Europea, con l’obiettivo di mantenere la Moldavia nella sua sfera di influenza.
Ma chi vive vicino a un regime dispotico, violento e autoritario, comprende bene il valore della libertà e della democrazia. Oggi la Moldavia compie un importante passo avanti verso l’Europa e il mondo libero, sfidando con coraggio le pesanti pressioni del Cremlino. Il presidente russo, con il tipico atteggiamento da bullo che in questi anni abbiamo appreso, ha persino avvertito che l’orientamento filo-occidentale della Moldavia potrebbe trasformarla nella “prossima Ucraina”. Una minaccia diretta che, però, viste le urne, non ha trovato terreno fertile.
La propaganda russa ha messo in campo tutti i mezzi a sua disposizione: migliaia di profili falsi sui social media per diffondere fake news e persino un cartone animato ispirato alla serie “Smeshariki”, in cui gli europeisti venivano ridicolizzati come asini.
Eppure, nonostante tutti questi sforzi, Putin ha fallito. Questa può essere l’alba di un nuovo giorno, la chiave che aprirà alla Moldavia le porte di un futuro più libero e democratico.