Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Insigniti OMRI ha approvato all’unanimità il Codice Etico, un documento che consolida l’identità, i valori e gli obiettivi della Fondazione, rafforzando l’impegno e le responsabilità dei decorati dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana che vi aderiscono
AgenPress. Il testo è stato elaborato dal Collegio di Garanzia della Fondazione, guidato dal Presidente aggiunto della Corte dei Conti, Gr. Uff. Tommaso Miele, e composto dai Consiglieri Commendatore Gianfranco Bernabei, Consigliere della Sezione di Controllo della Corte dei Conti, e dal Generale di Squadra Aerea, Commendatore Settimo Caputo.
La proposta è il frutto di una biennale attività di osservazione e valutazione, volta a definire con chiarezza i principi ispiratori dell’operato degli insigniti e a dotare la Fondazione di uno strumento etico chiaro e condiviso.
Una bussola etica per l’agire pubblico
Con il motto «Al servizio del Paese», la Fondazione riafferma la centralità dei principi repubblicani, dell’etica pubblica e della cittadinanza attiva. Il Codice Etico diventa così una bussola comune per la Fondazione in ogni sua articolazione: organi direttivi, comitati, articolazioni territoriali, iscritti, aderenti e collaboratori.
Sobrietà, dovere e prossimità: i tratti dell’insignito dell’OMRI
La premessa al Codice Etico chiarisce il principio-guida della Fondazione: l’onorificenza non è un privilegio da ostentare, ma un impegno morale e civile, una chiamata a essere testimoni quotidiani dei valori repubblicani. Agire con sobrietà, coerenza e senso del dovere, anche al di fuori degli incarichi pubblici, è l’essenza stessa dell’appartenenza alla Fondazione.
I principi fondanti del Codice Etico
Il Codice Etico della Fondazione Insigniti OMRI si fonda su una visione etica dell’agire pubblico, ispirata alla Costituzione, ai valori repubblicani e ai principi ispiratori dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, che si possono così sintetizzare:
Integrità e sobrietà nell’agire – Ogni membro della Fondazione è chiamato a operare con coerenza, correttezza e trasparenza, rifuggendo ogni forma di protagonismo, vanità o autoreferenzialità. L’onorificenza è intesa non come privilegio, ma come responsabilità e impegno civile.
Tutela dei simboli della Repubblica – Particolare rilievo è attribuito al rispetto dei simboli istituzionali (la bandiera, l’inno, il Presidente della Repubblica), dell’emblema di Stato e dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. È escluso ogni uso improprio o strumentale delle onorificenze, a tutela della dignità delle istituzioni.
Trasparenza e prevenzione dei conflitti di interesse – Ogni situazione che possa generare ambiguità fra interessi personali e fini statutari della Fondazione deve essere dichiarata e gestita con imparzialità. È richiesto a tutti un impegno costante nel mantenere trasparente l’azione della Fondazione, evitando ogni possibile interferenza con l’etica pubblica.
Impegno civico e responsabilità intergenerazionale – La Fondazione promuove la cultura della cittadinanza attiva, della memoria repubblicana e dell’educazione civica, con un’attenzione speciale verso le nuove generazioni. Le azioni di oggi devono essere orientate alla costruzione di un Paese più giusto e coeso.
Comunicazione responsabile e uso corretto dell’identità della Fondazione – Il nome, il logo e l’immagine della Fondazione devono essere utilizzati con rispetto e previo assenso degli organi preposti, mai per fini personali o politici. È richiesto un linguaggio pubblico sobrio e adeguato ai valori fondativi dell’ente.
Obbligatorietà e sanzioni in caso di violazione – Il Codice Etico ha valore vincolante per tutti i membri della Fondazione. In caso di comportamenti gravi o reiterati in contrasto con i principi condivisi, il Collegio di Garanzia può proporre sanzioni disciplinari, inclusa l’espulsione. Ogni decisione viene assunta nel pieno rispetto del contraddittorio, della proporzionalità e della dignità della persona coinvolta.
Un codice vincolante per tutti
Il Codice Etico ha valore vincolante per tutti gli appartenenti alla Fondazione. In caso di violazioni gravi o reiterate, sono previste sanzioni disciplinari, fino alla sospensione o all’espulsione.
Il Collegio di Garanzia, incaricato di vigilare sull’applicazione del Codice Etico e di proporne eventuali aggiornamenti, svolge anche funzioni interpretative, consultive e di arbitrato.
Un passo avanti nella visione della Fondazione
Con l’adozione del Codice Etico, la Fondazione Insigniti OMRI prosegue il suo percorso di consolidamento istituzionale. Il documento non costituisce un mero adempimento formale, ma una solenne dichiarazione di identità e coerenza, volta a rafforzare il ruolo civile degli insigniti nella vita democratica, culturale e sociale del Paese.
Il Consiglio di Indirizzo: un organo a garanzia della visione etica
L’approvazione del Codice Etico sottolinea il ruolo del Consiglio di Indirizzo, in cui siedono autorevoli esponenti della pubblica amministrazione e della società civile. Presieduto dal Cavaliere di Gran Croce Francesco Tagliente, Prefetto della Repubblica (r), è così composto:
Nella riunione del Consiglio di Indirizzo che ha approvato il Codice Etico erano presenti anche i componenti del Collegio dei Revisori: Ufficiale Fabrizio Pucci (Presidente), dott. Giovanni Colucci e dott. Michele Villani, Revisori effettivi.
Nel tempo presente, attraversato da crisi di fiducia e fragilità etiche, il Codice Etico della Fondazione Insigniti OMRI rappresenta un riferimento per chi intende vivere l’onorificenza del massimo ordine cavalleresco della Repubblica come un impegno di testimonianza e di autentico servizio.