AgenPress. Approvata in Consiglio dei Ministri la riforma delle professioni sanitarie. Il disegno di legge delega al Governo avvia un significativo e profondo processo di riforma dell’attuale sistema delle professioni sanitarie per renderlo più efficiente, inclusivo, attrattivo e adeguato all’evoluzione scientifica e tecnologica.
“E’ una riforma attesa da anni che punta a contrastare le carenze di organico, a sburocratizzare il sistema e a valorizzare le competenze delle professioni sanitarie – dichiara il Ministro della Salute Orazio Schillaci – . Sono previste misure di sostegno allo sviluppo della carriera e la revisione di percorsi formativi come l’istituzione della Scuola di specializzazione per la medicina generale. Con questa riforma diamo un ulteriore contributo al potenziamento del servizio sanitario nazionale valorizzando le professioni sanitarie per rispondere in modo sempre più efficace ai bisogni di salute dei cittadini”.
Il provvedimento delega il Governo ad adottare, entro il 31 dicembre 2026, misure dirette a incrementare il personale sanitario, potenziare i percorsi di formazione sanitaria specialistica e valorizzare le professionalità e le competenze dei professionisti sanitari.
I provvedimenti attuativi dovranno prevedere norme per contrastare i fenomeni di carenza di personale anche attraverso il ricorso a forme di lavoro flessibile per l’impiego degli specializzandi nel Servizio sanitario nazionale; lo sviluppo della carriera professionale e misure in favore del personale che opera in particolari condizioni di lavoro, o che presta servizio in aree disagiate; semplificare le attività amministrative che gravano sul personale sanitario, ottimizzando i tempi di lavoro; garantire la sicurezza dei professionisti sanitari nello svolgimento dell’attività lavorativa.
Sono inoltre indicati i criteri per lo sviluppo delle competenze e il potenziamento della formazione sanitaria specialistica che prevendono l’istituzione di un Sistema nazionale di certificazione delle competenze, specifico per il settore sanitario nonché la ridefinizione del percorso formativo della medicina generale, con la trasformazione del corso regionale di formazione in Scuola di specializzazione, e delle specializzazioni sanitarie non mediche attraverso l’istituzione di scuole di specializzazione ad hoc.
La legge delega prevede infine l’introduzione di misure volte a valorizzare il ruolo degli Ordini professionali.