AgenPress. I nostri sforzi negoziali si concentreranno, nei prossimi mesi, a partire da una piena attuazione della neutralità tecnologica. Senza appesantimenti burocratici eccessivi e senza limiti sproporzionati per i biocarburanti, che devono poter rappresentare una concreta prospettiva industriale anche oltre il 2035, e non soltanto un piccolo correttivo al precedente impianto normativo. Lavoreremo insieme ai governi maggiormente allineati con le nostre posizioni, affinché queste possano affermarsi con maggiore forza e il settore possa recuperare una proiezione industriale di medio termine, anziché condannarsi alla desertificazione industriale.
In tema di semplificazione. Nei giorni scorsi, nel quadro dei pacchetti Omnibus, l’Italia è riuscita ad ottenere – anche grazie ad una significativa e pragmatica posizione adottata dal Parlamento Europeo- la cancellazione dell’obbligo per le imprese europee sopra una certa soglia, di redigere dei piani di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici che, visto il considerevole aggravio procedurale, avrebbero potuto compromettere le forniture energetiche dall’estero.
Analogamente, anche il rinvio del regolamento deforestazione, con una contestuale clausola di revisione entro aprile 2026, va nel solco della posizione che l’Italia ha sostenuto, con l’intento di bilanciare la preservazione del patrimonio forestale mondiale con le esigenze di competitività delle nostre imprese.
Di contro, non accetteremo che gli straordinari risultati raggiunti sul finire della scorsa legislatura europea sul Regolamento imballaggi, grazie ad un’inedita quanto virtuosa mobilitazione dell’intero Sistema Italia, vengano inficiati da interpretazioni tecniche infondate da parte di qualche burocrate europeo. Difenderemo il voto espresso dai governi e dai parlamentari europei, per garantire un modello di economia circolare, fondato sull’innovazione e sulla neutralità tecnologica, che ha fatto dell’Italia un esempio da seguire a livello europeo.
