Aodi (Amsi- Co-mai): “Grazie al presidente Rocca e alla Regione Lazio per il sostegno concreto alla sanità palestinese”

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AgenPress. A nome delle associazioni e movimenti, interviene il Presidente Prof. Foad Aodi, medico fisiatra, giornalista internazionale, divulgatore scientifico ed esperto in salute globale, Direttore dell’AISC_NEWS, membro del Registro Esperti FNOMCeO, quattro volte consigliere dell’OMCeO di Roma, docente dell’Università di Tor Vergata, membro della FNSI – Federazione Nazionale Stampa Italiana e dell’Associazione Stampa Romana, iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio.

UN SEGNALE DI FRATELLANZA E RESPONSABILITÀ INTERNAZIONALE”

«Accogliamo con grande apprezzamento – dichiara il Prof. Foad Aodi – la decisione del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, di destinare oltre due milioni di euro a progetti sanitari nei Territori palestinesi.
È un gesto concreto di solidarietà e responsabilità internazionale, che arriva in un momento di drammatica emergenza per la popolazione di Gaza e Cisgiordania, dove la carenza di infrastrutture, medicinali e personale sanitario mette a rischio la vita di migliaia di persone ogni giorno».
«La missione del Presidente Rocca rappresenta un ponte di umanità tra l’Italia e il Medio Oriente. La sanità, oggi più che mai, deve tornare a essere un terreno di incontro e di cooperazione, non di divisione.
 Come AMSI, UMEM, Co-mai e Uniti per Unire, siamo pronti a collaborare con la Regione Lazio, con il Ministero degli Esteri e con le istituzioni locali palestinesi per mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra rete di professionisti, italiani e di origine straniera, in progetti di formazione, telemedicina, assistenza ospedaliera e sostegno psicologico».

“A GAZA E CISGIORDANIA SERVONO MEDICI, STRUTTURE E SPERANZA”

«Sul terreno – continua Aodi – servono ospedali funzionanti, farmaci essenziali, apparecchiature diagnostiche, acqua potabile e personale sanitario formato.
Molti reparti lavorano in condizioni estreme, senza energia elettrica stabile né strumenti di base per la chirurgia o la riabilitazione.
Noi chiediamo che l’Italia e l’Europa sostengano con decisione la ricostruzione della rete sanitaria palestinese, a partire dai centri di emergenza e maternità, che oggi rappresentano il cuore dell’assistenza civile».
«La sanità non ha confini politici: è un diritto umano universale. Per questo ci impegniamo a portare avanti, attraverso i nostri medici e ricercatori, una cooperazione euromediterranea fondata su valori di solidarietà, conoscenza reciproca e rispetto della dignità di ogni paziente, indipendentemente da origine, religione o appartenenza».

“IL LAZIO DÀ UN ESEMPIO DI DIPLOMAZIA SANITARIA”

«Ringraziamo il Presidente Francesco Rocca e il Consiglio Regionale del Lazio – sottolinea ancora Aodi – per la sensibilità dimostrata.
Questa iniziativa non è solo un aiuto economico, ma un modello di diplomazia sanitaria che restituisce all’Italia un ruolo centrale nel dialogo mediterraneo e nella cooperazione tra i popoli.
Il Lazio dimostra di essere una Regione che non dimentica, che sa unire le istituzioni, la società civile e la comunità medico-scientifica per salvare vite umane e ricostruire speranza».

IL RUOLO DELLE RETI EUROMEDITERRANEE E DEI PROFESSIONISTI SUL TERRITORIO

«Come Amsi, Umem e Co-mai, stiamo seguendo da anni la situazione sanitaria nei Territori palestinesi grazie ai nostri rappresentanti locali – sottolinea Aodi –, professionisti che operano ogni giorno in condizioni difficili: medici, farmacisti, fisioterapisti, volontari e giornalisti dell’Unione Medica Euromediterranea (UMEM) e della rete di AISC News Internazionale.
La loro presenza costante ci permette di monitorare bisogni, carenze e urgenze della popolazione con grande precisione. Sono il nostro ponte operativo con gli ospedali, i centri comunitari e le autorità sanitarie locali, e rappresentano una risorsa essenziale per programmare interventi concreti e sostenibili.
Grazie al loro lavoro sul campo, siamo in grado di fornire contributi tecnici e analisi puntuali, che oggi si integrano pienamente con la missione istituzionale della Regione Lazio.»

“UNITI PER LA SALUTE, UNITI PER L’UMANITÀ”

«Siamo pronti – conclude Aodi – a collaborare su piani operativi immediati, coinvolgendo AMSI, UMEM, Co-mai, Uniti per Unire e AISC_NEWS, insieme ai partner palestinesi e italiani, per realizzare progetti di salute globale e cooperazione medica sostenibile.
Solo unendo le nostre competenze potremo restituire dignità, sicurezza e futuro alle popolazioni colpite da guerra e povertà.
Oggi il messaggio del Lazio è chiaro: davanti alla sofferenza nessuno deve voltarsi dall’altra parte».

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