AgenPress. L’omelia dell’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini diventa “divisiva“: in molti applaudono, altri restano sconcertati e altri spiazzati. E’ stata un’omelia molto breve, gelida e assolutamente distaccata, senza alcun riferimento biografico.
Inoltre inopportuna quando fa delle considerazione su Silvio Berlusconi “uomo d’affari” che cerca di fare affari. Ha clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri e non ai criteri. Deve fare affari. Non può fidarsi troppo degli altri e sa che gli altri non si fidano troppo di lui.
Arcivescovo Mario Delpini
“Cosa posso dire di lui? È un uomo. E ora incontra Dio”
Giuliano Ferrara
“La Chiesa riscatta l’abiezione del moralismo piccolo piccolo”
Stefano Sodaro
“Povero Papa Francesco, è questa la Chiesa italiana che si ritrova”
Giovanni Toti
Le parole dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini hanno ricordato “la caducità della vita”
Daniele Capezzone
La predica è stata costruita “in modo furbo perché suscettibile di interpretazioni opposte”
Lucio Brunelli
Le parole più vere sulla vita e la morte di Silvio Berlusconi
Enrico Mentana
Sì, l’omelia era molto forte, perché è sembrata in parte laica. Non tutti l’hanno apprezzata allo stesso modo. E c’era qualcuno che era anche sconcertato.
Rita Dalla Chiesa
Sembrava scritta da lui
Amanda Centola (dipendente Mediaset)
Francamente sono rimasta di sasso alla descrizione dei numeri e non i criteri quando lui amava la sua azienda anche se ultimamente ne era lontano