Agenpress – Veronica Cadei, 19enne di Villongo (Bergamo), è morta per quella che sembra essere stata una meningite fulminante. La giovane si trovava a Brescia, all’Universita’ Cattolica che frequentava, quando ha iniziato a sentirsi poco bene. Un amico l’ha accompagnata al Pronto soccorso degli Spedali Civili: aveva la febbre molto alta, ma inizialmente le sue condizioni non sembravano gravi. Nella notte di martedì, però, il quadro clinico è precipitato fino al decesso.
Il pm Lorena Ghibaudo ha disposto autopsia sul corpo della giovane e iscritto nel registro degli indagati sette medici con l’accusa di omicidio colposo. Atto dovuto quello della magistratura per permettere tutti gli accertamenti medici necessari. I medici indagati sono professionisti che hanno preso in carico la paziente dal momento dell’arrivo al pronto soccorso fino al decesso.
Ma la madre della ragazza dice di volerci vedere chiaro: “È vero che mia figlia non tornerà più, è vero che niente me la ridarà. Ma voglio andare a fondo, perché devono spiegarci come sono andate le cose e, se qualcuno ha sbagliato, deve pagare”, sono le dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera.
“Durante la lezione — inizia a raccontare la madre — ha detto a un suo amico che non si sentiva bene. Lui si è offerto di accompagnarla a casa, ma mentre era in macchina è salita la febbre. Aveva caldo. Gli Spedali Civili erano vicini, l’amico le ha proposto di fermarsi per farsi visitare”. I genitori l’hanno raggiunta all’ospedale, dove la figlia “vomitava e ripeteva che le faceva male il collo“. “Le hanno fatto la Tac, le lastre, gli esami del sangue. I medici ci hanno riferito che andava tutto bene e che probabilmente aveva una gastroenterite acuta, ma c’era quel dolore al collo che non capivo”, prosegue la madre.
Cordoglio della Regione, attivata la profilassi Il governatore Attilio Fontana e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, hanno immediatamente esprimono cordoglio e vicinanza, a nome della Regione Lombardia, alla famiglia della ragazza. “Questa notizia – commentano Fontana e Gallera – ci riempie di dolore”. Sono in corso gli accertamenti per individuare il ceppo di riferimento. “Abbiamo attivato, attraverso le Ats competenti – spiega Gallera – la profilassi antibiotica precauzionale nei confronti dei familiari, di 90 studenti universitari della Cattolica di Brescia e delle persone che sono state a contatto con la ragazza nei giorni scorsi”.