Transparency International Italia, OnData e altre organizzazioni della società civile chiedono i dati sui tamponi eseguiti nelle Regioni italiane
Agenpress. Infodata de Il Sole24Ore ha pubblicato lo scorso 18 aprile un articolo con i dati disaggregati sui tamponi effettuati da Regione Lombardia durante l’emergenza Covid-19. In questo modo è stato possibile disegnare un identikit di ha contratto il virus nella Regione più colpita d’Italia. I dati però sono stati ora chiusi all’accesso e non ci spieghiamo il perché.
Specialmente in questa situazione di emergenza è importante avere dati precisi, aperti e fruibili da cittadini e giornalisti. Perché la trasparenza è alla base di una buona informazione, fondamentale per conoscere lo stato reale delle cose.
Per questo, mentre il team di Infodata sta procedendo con l’invio di richieste di accesso, noi insieme a OnData e diverse altre organizzazioni chiediamo a tutti i Presidenti di Regione d’Italia di rendere disponibili al più presto, in formato machine readable e aperto i dati relativi ai tamponi eseguiti nelle singole Regioni, ovviamente anonimizzati, ma con il massimo grado di dettaglio.
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Lettera aperta ai Presidenti di Regione
Dopo oltre un mese e mezzo di blocco quasi totale del Paese, crediamo sia necessario permettere alle organizzazioni della società civile, ai giornalisti che quotidianamente cercano di informare in maniera indipendente e imparziale i cittadini, ai ricercatori, di avere accesso a dati di particolare importanza per la lettura della reale situazione che stiamo vivendo.
Ci riferiamo in particolare ai dati disaggregati sui tamponi effettuati dalle Regioni italiane, contenenti le informazioni su data ricevimento, sesso, fascia di età (come fatto dall’ISS), comune di domicilio, se il paziente è vivo o deceduto al momento del test e e se si tratta del suo primo tampone.
Sarebbe inoltre importante avere il dato, anche aggregato, sul numero di tamponi eseguiti al personale sanitario e ad altre categorie di cittadini.
Le organizzazioni firmatarie di questa lettera credono infatti che sia arrivato il momento per una “Fase 2” anche in termini di trasparenza: maggiori informazioni verranno rese disponibili, maggiore sarà la possibilità di lettura della situazione. Rendere pubblici i dati previene inoltre il rischio che gli stessi diventino merce di scambio e oggetto di vendita a privati interessati.
Questa lettera aperta indirizzata a Lei e ai suoi colleghi Presidenti di Regione non intende portare una critica a quanto fatto fino ad ora, ma spronare i governi e le amministrazioni territoriali ad una maggiore apertura nei confronti di quella società civile che si è sempre adoperata per collaborare fattivamente con le istituzioni nell’interesse della cittadinanza.
Chiediamo dunque che siano resi disponibili al più presto in formato machine readable e aperto i dati relativi ai tamponi eseguiti nella Sua Regione, ovviamente anonimizzati, ma con il massimo grado di dettaglio.
In attesa di vedere i sopracitati dati pubblicati sul sito istituzionale della Regione, porgiamo i più sentiti saluti.
Organizzazioni firmatarie
Transparency International Italia
Ondata.it
Scienzainrete.it
Info.nodes
Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights
The Good Lobby Italia
REACT