Per il giornalista insensati gli slittamenti delle imposte: vanno cancellate almeno per tutto il 2020 per ridare fiato alle imprese
Agenpress. “Il Governo ha perso il controllo del calendario fiscale, a furia di sospensioni e rinvii che vanno a intasare le scadenze sommandosi pericolosamente”.
Lo afferma in una nota quotidiana ad Agenpress Maurizio Scandurra. “Il problema non è il differimento, bensì l’accumulo smisurato e poderoso di una miriade di tasse e balzelli da versare che diventa impossibile onorare, alla luce della mancanza di liquidità. In un panorama in cui l’80% dei lavoratori deve ancora percepire la cassaintegrazione, in cui gli aiuti alle imprese faticano ad arrivare sui conti correnti dei datori di lavoro, in cui le aziende hanno dovuto ricorrere ai denari accantonati per le imposte per cercare di salvare il salvabile, il rischio è un ingorgo fiscale. Un pantano irrisolvibile.
Una palude tributaria con tanto di sabbie mobili che trascinano quel che resta di negozi, dettaglianti, partite Iva e PMI in un baratro senza risalita. Occorre cancellare – e non posporre – le cartelle esattoriali, abbuonare l’iva annuale del 2019 e rinunciare a ogni tipo di imposta per l’anno 2020 per i soggetti più colpiti.
Un saldo e stralcio immediato dei debiti con lo Stato, o un meccanismo compensativo efficace e risolutivo per chi invece dallo Stato aspetta ancora soldi e pagamenti in arretrato. Prevedendo invece crediti fiscali per gli anni a venire a chi è sano e in piedi e sta continuando a onorare regolarmente quanto deve all’erario”, conclude il giornalista e saggista.