Silvia Romano. Chiuso il profilo Facebook. Post scandaloso ex leghista: “impiccatela”

Agenpress –  Non è più visibile su Facebook il profilo di Silvia Romano, la cooperante rapita nel novembre del 2018 in Kenya, liberata lo scorso 9 maggio e diventata oggetti di critiche e pesanti attacchi sui social fra l’altro per la sua conversione alla religione musulmana.

“Cerchiamo di dimenticare, di chiudere un capitolo e aprirne un altro”, ha detto Francesca Fumagalli, la madre di Silvia.  “Come vuole che stia? Provate a mandare un vostro parente due anni là e voglio vedere se non torna convertito. Usate il cervello”, ha aggiunto la signora rientrando e ribadendo di non voler rilasciare altre dichiarazioni. “Vogliamo stare in pace, abbiamo bisogno di pace”.

Su Silvia è stata postata una foto con la scritta “impiccatela” ad opera di un consigliere comunale di Asolo (Treviso), Nico Basso, un ‘venetista’ capogruppo della civica “Verso il futuro”, ex assessore della giunta comunale leghista del comune trevigiano. Un post su Facebook che ha subito cancellato, ma che era accompagnato da altri messaggi di odio e offese volgari alla giovane cooperante italiana liberata in Somalia dopo 18 mesi di prigionia.

SILVIA ROMANO COMMENTO NICO BASSO

L’uomo non è nuovo ai messaggi d’odio contro politici e rappresentanti delle istituzioni e, sempre sulla liberazione di Silvia Romano, ha pubblicato commenti offensivi anche verso il premier Giuseppe Conte e il ministro Luigi Di Maio.

 

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