AgenPress. Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulla situazione dell’Ambiente. “Un pezzo della Sardegna è stata invasa dalle locuste, a causa del processo forte di desertificazione che sta avvenendo –ha affermato Bonelli-. Quei fenomeni che avvengono nell’Africa centrale cominciano a verificarsi anche in Italia. Non mi pare che questa pandemia abbia fatto ragionare la classe politica”.
Sulle politiche green. “La parola green è diventata più un format, un brand. Bisogna andare a vedere nel merito delle questioni. Nel piano Colao e in quello della ministra De Micheli, c’è la riproposizione di vecchie logiche. Noi dovremmo utilizzare le nostre poche risorse per fare poche cose fatte bene. Prima su tutti sistemare il trasporto pubblico che è una situazione disastrosa. L’emergenza sanitaria, rappresentata dallo smog, provoca ogni anno 75mila decessi. L’Italia del G7 ha 237 agglomerati urbani, la cui cacca non va a finire nei depuratori, ma nei fiumi e nei mari. Ci sono città in Italia che non hanno ancora l’acqua potabile. Questi sarebbero interventi importanti da fare. Manca una strategia aziendale”.
Le persone non si fidano del trasporto pubblico in tempi di Coronavirus. “Di fronte ad una preoccupazione legittima da parte dei cittadini, il governo dovrebbe dare una vera spinta facendo un grosso investimento nel trasporto pubblico. Ma questo vale anche nella scuola, dove bisogna aumentare le classi e il numero di insegnante. Un brutto segnale viene dalla Raggi che ha eliminato la ztl, aprendola al traffico privato. C’è un’assenza e un deficit forte di visione”.
Sullo smaltimento delle mascherine. “Purtroppo sono state prodotte mascherine che non sono riciclabili. Purtroppo si vedono mascherine e guanti gettati a terra. Il deficit del governo è che non ha previsto una produzione che garantisce la riciclabilità, come ad esempio avvenuto in Germania”.