Milano. Terrorismo. 38 enne arrestato finanziava un detenuto che lo aveva “radicalizzato”

AgenPress –   Nicola Ferrara, il 38enne arrestato dal Ros dei carabinieri per istigazione al terrorismo, avrebbe fornito “assistenza economica” con tre vaglia, per un totale di 400 euro, a Ghassen Hammami detenuto nel carcere di Rossano Calabro (Cosenza) perché arrestato in un’indagine dei pm di Perugia sempre per istigazione al terrorismo.

Hammami, tra l’altro, come risulta dalle intercettazioni, “è la persona che lo ha convertito e radicalizzato”. I due hanno tenuto anche un “rapporto epistolare” mentre Hammami era in carcere.  Tra le persone in contatto con Ferrara, stando all’ordinanza, c’è anche Karim Temri, perquisito nel marzo 2018 in un’inchiesta dei pm di Torino, la stessa che aveva portato in carcere Halili. E poi Hakima Rakwane, una marocchina che avrebbe inviato soldi a Luca Aleotti, “italiano convertito all’Islam e noto internauta in chiave estremista e radicale”.

ra le “amicizie” su Facebook del 38enne anche Ossama Ghafir e Giuseppe Frittitta fermati nel 2019 in un’inchiesta dei pm di Palermo perché “ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di istigazione a delinquere, condotte con finalità di terrorismo e addestramento ad attività terroristiche anche internazionali”.

E ancora il somalo Omar Ibrahim arrestato dai magistrati di Bari per associazione con finalità di terrorismo. Avrebbe sentito telefonicamente anche Ali El Salomouni, anche lui indagato per associazione terroristica, ed era amico su Fb del pakistano Aftab Farooq, espulso dall’Italia perché pericoloso.

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