AgenPress – “Ma qual è il reato? Di solito le persone finiscono indagate perché prendono dei soldi illecitamente. Io invece rischio di passare alla storia come il primo politico che viene indagato perché i soldi ha cercato di versarli. Questa storia “è pazzesca”.
Lo dice il governatore della Lombardia Attilio Fontana, in un colloquio con la Stampa sull’inchiesta per frode su pubbliche forniture che lo ha coinvolto.
“Certo, quando è saltata fuori questa storia e ho visto che mio cognato faceva questa donazione, ho voluto partecipare anch’ io. Fare anch’io una donazione. Mi sembrava il dovere di ogni lombardo” spiega. Alla fine “la Regione da mio cognato i camici li ha avuti gratis (una parte,ndr) e l’unico reato che vedo veramente è una palese violazione del segreto istruttorio e per questo probabilmente mi rivolgerò ai magistrati di Brescia”.
Nel conto del governatore all’estero “non c’è niente di illecito – sottolinea -, sono capitali denunciati e scudati, un eredità di mia madre. Non vedo di cosa dovrei vergognarmi”. Fontana ribadisce che “della fornitura non sapevo niente. L’ho saputo solo quando mio cognato ha deciso di fare la donazione”.
Per il governatore “ormai in questo Paese la democrazia per alcuni è stata sospesa. Anzi, non esiste più”. Ogni democratico “dovrebbe indignarsi per quello che mi sta succedendo ma lo so, tanto è inutile, le regole ormai sono saltate”.
La Procura di Milano sta verificando, come atto dovuto, i conti svizzeri del presidente, si tratta di soldi ‘scudati’ nel 2015 provenienti da due trust aperti dieci anni prima alle Bahamas dalla madre ed ereditati alla sua morte dal futuro governatore. Risorse dichiarate, su cui ora i magistrati effettueranno gli accertamenti del caso, dal momento che l’indagine sui camici è scattata proprio da un bonifico del presidente al cognato da 250mila euro. “Nelle dichiarazioni richieste dalle norme sulla trasparenza sono riportati nel dettaglio i miei patrimoni, non vi è nulla di nascosto e non vi è nulla su cui basare falsi scoop mediatici”, ha sostenuto Fontana, che intende intervenire sul caso in Consiglio regionale, forse già nella seduta di domani o in quella di martedì convocate per discutere di bilancio.