AgenPress – L’Azerbaigian riferisce di “intensi combattimenti” tra le forze azere e i separatisti armeni del Nagorno-Karabakh “sono proseguiti lungo l’intero fronte”.
La Turchia, intanto, è determinata ad aiutare l’Azerbaigian a “recuperare le sue terre occupate” nel Nagorno Karabakh, teatro di combattimenti tra le forze di Baku ed i separatisti sostenuti dall’Armenia. Lo ha detto il direttore della comunicazione della presidenza turca, Fahrettin Altun. “La Turchia si impegnerà totalmente ad aiutare l’Azerbaigian a recuperare le sue terre occupate e a difendere i suoi diritti e interessi in base al diritto internazionale”, ha dichiarato Altun.
Lo riporta la Tass. Secondo l’Azerbagian, le forze armene avrebbero tentato di “riprendere le posizioni perdute” con azioni militari nelle direzioni di Fizuli-Jabrailsky e Agder-Tertersky ma sarebbero state respinte dalle truppe azere, che ora riferiscono di portare avanti un’offensiva per conquistare la cittadina di Fizuli.
Yerevan, da parte sua, sostiene che le forze separatiste armene del Nagorno-Karabakh abbiano”respinto le offensive azere in vari settori della linea del fronte” e annuncia “gravi perdite” tra le file azere. Gli azeri dichiarano invece che “una colonna motorizzata e una unità di artiglieria armene sono state distrutte”.
Al momento si ha notizia di almeno 95 persone morte inseguito agli scontri. La repubblica autoproclamata del Nagorno-Karabakh fa sapere di 84 propri miliziani caduti e ci sono inoltre almeno 11 civili morti, nove in Azerbaigian e 2 sul lato armeno. Le autorità azere non hanno pubblicato informazioni sui loro militari caduti.
L’Azerbaigian si sta preparando ad un attacco diretto contro l’Armenia, ha detto il ministero degli Esteri armeno, citato dall’agenzia russa Interfax.
“L’esercito azero sta assicurando e fornendo sicurezza e protezione alle nostre infrastrutture” petrolifere, ha dichiarato la Socar, la società petrolifera statale dell’Azerbaigian, precisando che “la produzione e l’esportazione di petrolio e gas dall’Azerbagian continua come di consueto” nonostante i combattimenti tra armeni e azeri attorno al Nagorno-Karabakh.
Lo riporta l’agenzia Interfax. L’Armenia accusa le truppe dell’Azerbaigian di bombardare le cittadine armene nei pressi di Vardenis, quindi non nella zona del conteso Nagorno-Karabakh. “Al momento, le cittadine nella zona di Vardenis sono sotto il fuoco dell’artiglieria”, ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa armeno, Artsrun Hovhannisyan.
“Preoccupazione” arriva dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, per “la ripresa delle ostilità” tra Armenia e Azerbaigian nel mezzo delle tensioni nel Nagorno Karabakh. “Chiedo la fine immediata dei combattimenti”, ha affermato in una dichiarazione, dicendosi “profondamente scossa” dalle notizie di vittime civili. Quindi “l’appello a tutte le parti” a rispettare il diritto umanitario internazionale, “in particolare garantendo protezione alle popolazioni civili” ed evitando danni alle infrastrutture civili. Sulla crisi nel Caucaso al Consiglio di Sicurezza dell’Onu è in programma una discussione d’emergenza a porte chiuse.