AgenPress. Durante il periodo del lockdown dovuto all’emergenza Covid19, erano stati accolti in casa da una famiglia di connazionali, ma approfittando dell’assenza del padre, hanno abusato sessualmente, con la forza e in diverse occasioni, della figlia di 12 anni, intimandole poi, con minacce, di non raccontare nulla a nessuno.
I tre giovani, di nazionalità indiana, sono stati arrestati dagli agenti del commissariato distaccato di Fondi, in provincia di Latina, al termine di un’indagine avviata dopo la denuncia della madre della vittima.
L’accusa nei loro confronti è di violenza sessuale di gruppo aggravata dalla minore età della vittima.
Subito dopo la denuncia la ragazzina è stata ascoltata da personale esperto in un ambiente protetto, per limitare al massimo l’ulteriore trauma di dover ricostruire e rivivere le violenze subite. La ricostruzione dei fatti è stata poi supportata dagli accertamenti medico legali disposti dall’Autorità giudiziaria.
Dalle indagini è emerso inoltre che i responsabili delle violenze, nonostante la famiglia non si fosse ancora resa conto degli abusi subiti dalla figlia, a luglio erano stati comunque allontanati dall’abitazione per altre motivazioni.
Grazie al quadro probatorio, ai riscontri effettuati dagli investigatori e al persistente pericolo di fuga degli indagati, la Procura della Repubblica di Latina ha emesso un provvedimento di fermo per i tre stranieri; due di questi sono stati rintracciati a Fondi dalla Mobile di Latina, mentre il terzo è stato scovato in provincia di Pordenone dalla locale Squadra mobile.