AgenPress. “Siamo di fronte ad un’emergenza sanitaria completamente nuova e senza precedenti, che coglie alcune strutture impreparate e con difficoltà nel reperimento di risorse e personale medico, anche per le pessime scelte del passato.
La proposta del governatore veneto Zaia di ‘reclutare’, per aiutare la collettività e accelerare i tempi dei tamponi, anche i medici veterinari non mi sembra affatto insensata. Capisco sul tema l’ironia di Crozza che di professione fa il comico e, dunque, il suo mestiere è far ridere.
Mi sento di dare garanzie sul fatto che un veterinario è assolutamente in grado di effettuare un tampone, o di imparare rapidamente come si faccia correttamente. Siamo chiamati, da sempre, ad eseguire mansioni ben più complesse e impegnative e affrontare problematiche legate alle pandemie (non a caso Ilaria Capua è una veterinaria) e gli istituti zooprofilattici sono in prima linea nella gestione dei test sul Covid.
Non si può essere ipocriti: effettuare un tampone su un umano per i veterinari non rappresenta affatto una difficoltà. Altro discorso è riuscire invece ad avere la copertura legislativa e assicurativa necessaria per tutti i medici. Ma se l’obiettivo è salvare vite umane e aiutare la collettività, ritengo che questo impedimento di natura giuridica possa essere affrontato e risolto senza difficoltà”.
E’ quanto sostiene il medico veterinario Maurizio Albano, responsabile relazioni esterne dell’Upvet – Università per le Scienze Veterinarie.