AgenPress – Disha Ravi, 22 anni, tra i fondatori del gruppo indiano di Fridays for Future, nota nel suo paese come la Greta Thunberg indiana è finita in carcere con l’accusa di sedizione, quando il 26 gennaio, si è svolta la marcia dei trattori organizzata dagli agricoltori è degenerata in scontri al Red Fort di Delhi, unico episodio di violenza in quasi tre mesi di proteste pacifiche.
La Polizia della capitale Delhi l’ha infatti incriminata con l’accusa di aver avuto un ruolo chiave nella formulazione del toolkit, la “cassetta degli attrezzi” diffusa online per affiancare i contadini indiani nella loro lotta, rilanciata lo scorso 4 febbraio appunto da Greta Thunberg. Si tratta di un manuale in sostegno allo sciopero contro tre leggi neoliberiste a favore delle grandi industrie nel settore agricolo.
L’arresto della giovane ambientalista ha suscitato un’ondata di indignazione in tutto il mondo: Disha ha avuto l’appoggio della stessa Greta Thunberg, della popstar Rihanna e di Mera Harris, nipote della vicepresidente americana Kamala Harris.
Disha, vegana, dipendente di una azienda di Bangalore che produce cibi organici è un’ecologista doc: ha contribuito a piantare alberi, indetto decine di manifestazioni contro la plastica, va a pulire i laghi, vorrebbe lavorare con le tartarughe, ha lanciato campagne per salvare il macaco coda di leone, marce per chiedere interventi sul climate change e si è espressa contro il sessismo e la pena di morte.
Oggi il tribunale di Delhi ha prorogato di un ulteriore giorno, dopo gli iniziali sei, la custodia preventiva.