AgenPress. “L’eventuale riapertura del 27 marzo dei teatri e cinema senza maggiori fondi e con una capienza del 25 per cento della sala più che fare ripartire il settore causerebbe un danno a tutto il comparto. Sono criteri insostenibili, tanto più al termine della programmazione invernale – così il capogruppo di FDI in commissione Cultura, deputato Federico Mollicone – siamo stati la prima forza politica a chiedere la riapertura in sicurezza dei luoghi della cultura ma le indicazioni del CTS sono fuori dalla realtà.
È possibile riaprire con la capienza dei due terzi della sala, in piena sicurezza, in accordo con il volontariato, la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana. Oggi parteciperemo al forum “Chiamata alle arti” e lanceremo un appello al sottosegretario Borgonzoni affinché sia adottata questa linea. La cultura rischia la desertificazione: bisogna riaprire mantenendo e rinforzando i ristori.
Sia adottata una linea condivisa con le categorie al tavolo di crisi della cultura al Ministero della Cultura, non contro le categorie. Il tavolo è stato istituto grazie a una battaglia di Fratelli d’Italia, ma per ora si è riunito in maniera cerimoniale con più di 75 rappresentanze. Chiediamo che il tavolo sia organizzato per categorie – teatri, danza, cinema, spettacolo viaggiante, circhi e tutti gli altri – così da concordare tempi e modalità delle riaperture.”