AgenPress. In Italia, attualmente, si stanno somministrando (a rilento per via dei ritardi delle consegne) 3 vaccini diversi. Li producono Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Tre multinazionali che di europeo hanno ben poco. Chiaramente, essendo multinazionali, hanno sedi e distaccamenti in mezzo mondo. Ma non sono europee ed, ovviamente, non sono aziende pubbliche.
La più europea è AstraZeneca, nata dalla fusione di una casa farmaceutica svedese con una britannica. Era il 1999, erano gli anni d’oro delle fusioni in ogni ambito e della nascita di colossi bancari, editoriali e farmaceutici. AstraZeneca ha la sede centrale a Cambridge, Regno Unito, dunque fuori dall’UE. Anche la sede centrale di Moderna, colosso farmaceutico statunitense, è a Cambridge, ma Cambridge Massachusetts, area di Boston per intenderci. Pfizer, la più grande casa farmaceutica al mondo – tra l’altro azienda coinvolta in innumerevoli scandali – ha la sua sede principale a New York.
L’EMA, l’Agenzia Europea per i Medicinali, sta valutando se dare l’ok anche ad un quarto vaccino, quello prodotto dalla Johnson & Johnson che ha il suo quartier generale a New Brunswick, nel New Jersey.
Questo è il quadro: un dominio delle imprese nordamericane con l’UE che, oltretutto, le sovvenziona con denaro pubblico e con le quali (pare) abbia firmato accordi poco chiari e poco convenienti.
I veri europeisti dovrebbero lottare per la sovranità europea anche dal punto di vista della produzione di farmaci. Dovrebbero lottare per la realizzazione di una casa farmaceutica pubblica europea. Ma essere europeisti oggi è un mero slogan per opporsi ai sedicenti sovranisti (alla Salvini per intenderci, quelli che per una poltrona hanno baciato la pantofola a Draghi).
Intanto Cuba, piaccia o non piaccia, sta dando una lezione al mondo intero. Si può pensare quel che si vuole su Cuba e sul suo sistema di governo ma, ad oggi, nonostante un vile embargo che va avanti da decenni, nonostante non riceva i finanziamenti che arrivano ad altri, nonostante sia un paese piccolo, sta producendo molti vaccini.
A Cuba c’è una casa farmaceutica statale, si chiama BioCubaFarma e coordina il lavoro di 32 aziende pubbliche che operano nel campo della ricerca e della produzione biomedica.
BioCubaFarma sta lavorando a 5 candidati vaccinali, ripeto 5:
1. Soberana1 (fase di sperimentazione 2/3)
2. Soberana2 (fase 3, ovvero si sta effettuando l’ultimo step di sperimentazione umana con 44.000 cittadini di L’Havana)
3. Abdala (sta per iniziare la fase 3)
4. Mambisa (uno dei 4 candidati vaccinali al mondo intranasali, fase1-2)
5. Soberana1A (monodose per i convalescenti)
Cuba (a onor del vero anche Pfizer e Moderna) sta dimostrando che per i convalescenti, ovvero coloro che hanno già avuto il virus, è sufficiente una sola dose di vaccino.
Queste sono informazioni utili per costruire un’opinione su europeismo vero ed anti-europeismo fasullo, su pubblico e privato, su indipendenza e sudditanza. Insomma, sulla nostra vita.