AgenPress – Virginia Raggi ha emesso un divieto di detenzione “nella propria abitazione gatti o altri animali domestici” per la signora di via Lavinio sofferente di disposofobia (la sindrome da accumulatrice seriale) e “l’allontanamento degli animali domestici presenti nell’appartamento e la sistemazione degli stessi presso un idoneo luogo alternativo, a cura del servizio veterinario”.
Norma A., sessant’anni, abita sola in un grande appartamento tenuto in condizioni pessime e stracolmo di immondizia. Lì, in quel degrado, tiene molti gatti, alcuni anche adescati in strada fornendo loro cibo. La triste verità è venuta a galla negli anni scorsi quando sono iniziate a circolare immagini di questi gatti affacciati alle finestre o di cui si raccontano miagolii disperati.
La seriall kiler dei gatti così come in molti nel quartiere l’hanno ribattezzata dopo che, durante un controllo dei vigili urbani, alcuni mici erano stati trovati scarnificati e mummificati, nonché alcuni vicini avevano raccontato di averla vista tornare a casa con un bustone contenente un gatto.
Quelli con cui ha finora vissuto, pertanto, sono destinati ad essere trasferiti “presso idoneo luogo alternativo” stabilito dal servizio veterinario della ASL territorialmente competente. L’ordinanza, dispone inoltre periodici controlli da parte della Polizia Locale del VII Gruppo e dei servizi sociali del Municipio VII, al fine di verificare che il divieto sia rispettato e che, nella casa, non vengano accumulati ulteriori rifiuti.
E’ la sindaca stessa, in un post su Facebook a raccontare la storia che ha poi determinato l’ordinanza per vietare la detenzione di animali domestici nella casa della “Killer dei gatti”“Vi racconto una storia che ha dell’incredibile. Negli ultimi giorni alcune associazioni animaliste del quartiere San Giovanni ci hanno segnalato la sparizione di numerosi gatti. Un caso inquietante, che ho voluto approfondire di persona andando a incontrare questi cittadini.
Sono molto preoccupati: secondo quanto mi hanno raccontato, una signora avrebbe adescato e rapito gli animali per poi lasciarli morire di fame e di sete nella sua abitazione. Una situazione che, a quanto pare, andrebbe avanti da anni.
La Procura, infatti, in passato si è già occupata di lei: si tratterebbe di una accumulatrice compulsiva, molto nota nel quartiere. Un paio d’anni fa, dopo l’intervento di Polizia Locale, Ama e ufficio igiene, da casa sua furono portate via sedici tonnellate di immondizia, tra cui anche alcune carcasse di gatti. Una scena orribile.
Dopo essermi confrontata con il Coordinamento Gatti Via Lavinio, ho contattato all’istante le forze dell’ordine e ho predisposto un’ordinanza che impedisce alla signora di tenere animali nel suo appartamento e dispone di trasferire i gatti in suo possesso in un luogo idoneo.
Era necessario trovare una soluzione. Gli animali vanno sempre tutelati e difesi”.