AgenPress. Secondo l’Istat, nel 2018 i dipendenti con contratto a tempo determinato hanno una retribuzione media oraria più bassa del 29,7% di quelli con contratto a tempo indeterminato. Nel part-time, che interessa soprattutto donne, il divario, rispetto al full-time, sale al 31,1%.
“Dati disastrosi, che attestano come il problema di ridurre il gap tra le retribuzioni di chi ha un contratto a tempo indeterminato e gli altri è ben lungi dall’essere stato risolto” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Insomma, i lavoratori part time o con contratti a tempo determinato sono discriminati due volte. Non solo non riusciranno mai ad avere una pensione dignitosa, ma sono anche sottopagati” conclude Dona.