AgenPress – Il Giappone e l’Australia si preparano a intensificare l’addestramento militare congiunto e a realizzare progetti di infrastrutture regionali, come partner strategici che dovranno operare insieme, per ‘resistere’ alla Cina e impedire che la regione Indo-Pacifica diventi “una giungla senza legge”.
Lo ha dichiarato l’ambasciatore giapponese a Canberra Shingo Yamagami, in un’intervista al quotidiano The Australian. L’Australia non potrà resistere da sola alla coercizione economica della Cina assicurando che il Giappone opererà con Canberra e gli altri Paesi liberi per assicurare “un contrappeso contro una tale potenza dominante”.
L’accordo stabilirà un quadro normativo chiaro per permettere ai militari di ciascuna delle due nazioni di operare nell’altro Paese, semplificando le modalità per esercizi congiunti e per missioni umanitarie attraverso la regione. Inoltre, il programma trilaterale di infrastrutture, con Australia e Stati Uniti – ha aggiunto l’ambasciatore – mira a realizzare progetti “di qualità più alta” dei progetti della Belt and Road Intiative (BRI) di Pechino, aiutando i Paesi in via di sviluppo a resistere alle pressioni cinesi.
“Il palese tentativo di cambiare lo status quo” nei mari cinesi orientale e meridionale – ha aggiunto – hanno rilevanza diretta per l’Australia, che ha bisogno di libero accesso alle vie d’acqua per la sua sicurezza economica. E ha avvertito che l’Australia può dover affrontare gravi disagi nelle linee di rifornimento. Yamagami ha detto di sperare che il nuovo accordo di accesso reciproco tra le forze armate dei due Paesi, concordato in via di principio lo scorso novembre fra il primo ministro australiano, Scott Morrison, e il suo omologo nipponico, Yoshihide Suga, sia finalizzato entro fine anno, aprendo la strada a “una cooperazione di difesa più complessa e avanzata”.