Cina. Xi “predica” armonia. Se un Paese è democratico o no, deve giudicarlo la propria gente

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AgenPress – “Di fronte alle sfide comuni, nessun Paese può badare solo a se stesso. “L’unica via d’uscita è lavorare insieme e vivere in armonia: i partiti politici devono assumersi la responsabilità storica di cercare felicità e progresso dell’umanità”.

Così Xi Jinping aprendo a Pechino il summit in conferenza video del Pcc e dei partiti politici mondiali.  La democrazia “è diritto di tutti, non brevetto di pochi. Ci sono molti modi per raggiungere la democrazia. Se un Paese è democratico o no, deve essere giudicato dalla gente di quel Paese, non da poche persone”, ha aggiunto Xi.

“Se si pratica meglio il multilateralismo, si affronteranno con più efficacia i problemi comuni dell’ umanità” e Pechino, sul punto, “salvaguarderà i principi della Carta dell’Onu” promuovendo lo sviluppo del sistema internazionale “in una direzione più giusta a ragionevole. La Cina non cercherà mai l’egemonia o le sfere d’influenza”.

Il presidente, nel suo intervento trasmesso in streaming, ha sollecitato inoltre uguaglianza di sviluppo per tutti i popoli, convinto che “nessun Paese e nessun popolo debba essere lasciato indietro. Tutti hanno diritto a eguali opportunità di sviluppo”.

Qualsiasi manipolazione politica per minacciare lo sviluppo di altri Paesi è impopolare e inutile, e la Cina si oppone allo scontro tecnologico e alla separazione delle economie: “Dobbiamo rafforzare la cooperazione, migliorare la qualità, l’efficacia e la sinergia dello sviluppo globale”. Non esiste “un modello unico per la modernizzazione: il migliore è quello che si adatta meglio” alla situazione specifica, ha continuato Xi, osservando che devono essere “rispettati gli sforzi di tutti Paesi per esplorare in modo indipendente un percorso di modernizzazione che si adatti alle proprie condizioni nazionali”.

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