AgenPress – Si avvicina il traguardo dei 40 milioni di persone vaccinate in Italia. Secondo i dati sull’andamento della campagna di immunizzazione forniti dalla Presidenza dei Ministri e aggiornati alle 17.12 sono 39.858.712 le persone che hanno ricevuto la doppia dose del siero pari al 73,80 % della popolazione over 12. In totale sono 80.812.432 le fiale somministrate.
La terza dose “sarà assolutamente utile farla per tutte le classi di età, in un lasso di tempo tra i 6 e i 12 mesi. La terza dose in vaccinologia è la regola, se esclude i vaccini a base di virus vivi attenuati”, dice in un’intervista al Messaggero, l’immunologo e membro del Cts Sergio Abrignani parla di vaccini e terza dose. L’immunologo mette a confronto la situazione di Israele con quella in Italia: secondo “i dati di Israele dopo due dosi c’è un abbassamento dell’efficacia, dall’85-90%, al 65-70, sull’infezione.
Ma sono sempre ottimi livelli – sottolinea – Noi stiamo facendo lo stesso di Israele, ma con tre mesi di ritardo. Dobbiamo ancora finire la vaccinazione con due dosi”. E aggiunge: “Iniziamo con i fragili, per loro la terza iniezione serve non perché si sta affievolendo la memoria immunologica, ma perché non hanno una risposta sufficiente dopo le due dosi. Per tutte le altre persone, la risposta c’è, con il tempo si affievolisce, con il richiamo la fai tornare alta. Poi anche noi daremo la terza dose agli operatori sanitari, agli ottantenni, per proseguire, io credo, ai settantenni, ai sessantenni, a scendere”.
Infine si dice contrario alla possibilità di non usare mascherine nei luoghi di lavoro quando entrerà in vigore l’obbligo di Green pass: “Almeno fino a quando non avremo almeno il 90 per cento degli italiani vaccinati bisogna usare la mascherina perché non sempre è possibile garantire il distanziamento”.