Scuola. Rapporto Legambiente, metà istituti senza certificato agibilità, per 41% urge manutenzione

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AgenPress – Il patrimonio edilizio scolastico in Italia è “vetusto e poco sostenibile: un edificio su due non ha ancora il certificato di collaudo statico (46,8%), di agibilità (49,9%), prevenzione incendi (43,9%). Sale al 41% nel 2020 la percentuale degli edifici che hanno necessità di manutenzione urgente contro il 29,2% del 2019.

Lo afferma il XXI rapporto di Ecosistema Scuola (dati 2020) di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica e dei servizi, sullo stato di salute di 7.037 istituti di 98 capoluoghi di provincia, frequentati da oltre 1,4 milioni di studenti. I nuovi edifici costruiti con criteri di bioedilizia sono lo 0,9%.

I 17 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) previsti per la scuola, di cui 5 miliardi in arrivo entro novembre, “rappresentano il primo step da cui partire per affrontare le emergenze strutturali”, secondo Legambiente che chiede di cominciare “dal miglioramento e dall’adeguamento sismico di tutte le scuole ricadenti nelle zone sismiche 1 e 2 e all’efficientamento energetico per raggiungere una diminuzione dei consumi del 50%”.

Nel rapporto  la maggiore fragilità strutturale viene indicata nelle aree interne più soggette a terremoti e a fenomeni di dissesto mentre la fragilità sociale legata alla povertà educativa e materiale è individuata nelle periferie urbane.

Gli edifici in area sismica 1 in tutta la Penisola sono il 4,1%, e quelli in area sismica 2 sono il 30,9%. Al Sud gli edifici complessivamente posti in entrambe le aree sono l’86,2%.

“Sarà poi importante – suggerisce l’associazione ambientalista – prevedere sostegno tecnico e amministrativo agli enti locali per l’orientamento al reperimento di fondi, le attività di progettazione nell’ottica dell’innovazione sostenibile e dell’efficiente gestione dei cantieri e rendere l’Anagrafe scolastica consultabile affinché siano esplicite le condizioni degli edifici e le entità dei fabbisogni”.

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