AgenPress – Il vertice dei leader di maggioranza è stato sospeso e riaggiornato. “Conte non è venuto”, spiega il leader Iv Matteo Renzi arrivando in Transatlantico. Fonti M5s fanno sapere che “il presidente Conte e gli altri leader hanno convenuto di aggiornare più tardi in mattinata il vertice di maggioranza”.
Non è il momento dei kingmaker nella corsa per il Quirinale, ma di una scelta condivisa tra i partiti, dice in un’intervista a Il Messaggero, il deputato di Italia Viva Luigi Marattin. La giornata di ieri, con il centrodestra che ‘brucia’ la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, “sancisce solo che il segretario leghista non è il kingmaker che ha provato ad essere. La prestazione di Salvini è stata largamente subottimale”.
“Continuiamo a ragionare tra chi vince e chi perde tra i leader. Ma qui eleggiamo il Capo dello Stato. Non è un congresso politico”. Di registi, dice Marattin, “ce ne vogliono sei, uno per ogni partito, per arrivare ad una proposta condivisa”.
Nel centrodestra “avevano bisogno di capire quali numeri avevano”, fa notare. Secondo Marattin, “Casini e Draghi sono figure quirinabilissime”. Il voto per il Colle potrebbe anche far nascere un nuovo centro. “E’ ovvio che oggi c’è un’offerta politica sovranista, quella di sinistra tradizionale e movimentista, manca però un polo liberal-democratico”.